Località di partenza: Aprica (SO)
Dislivello salita totale: 1517 m
Tempo di percorrenza complessivo: 5-6 ore
Quota massima raggiunta: 2315m, Passo del Venerocolo
Distanza percorsa: 38 km
Valutazione:
Impegno fisico:
Punti di appoggio: ristoro Aprica, rifugio Cristina Valbelviso
Presenza di acqua: fontanella poco dopo la partenza e fontanelle sulla strada della diga di Belviso
Riassunto itinerario: Aprica > Magnolta > malga Magnola > Foppo Alto > Passo del Venerocolo > malga di Campo > lago di Belviso > Ponte Frera > Ponte Ganda > Aprica
Anello a tratti cicloalpinistico, con un sentiero in quota che vi farà brillare gli occhi per tutto il tempo. Peccato per la discesa in buona parte su brutte cementate ripide fino al lago Belviso e la risalita su asfalto a l’Aprica, ma è uno scotto che si paga volentieri.
Lasciamo la macchina al parcheggio degli impianti Magnolta a l’Aprica. Da dietro la partenza della funivia inizia la strada di servizio che sale a tornanti, a volte ripidi, fino all’impianto a monte a circa 600m di dislivello più in alto. I cartelli del tour che percorreremo sono quelli contrassegnati da B.51 e B300 anche se a volte non li abbiamo trovati molto esaustivi, pertanto consigliamo di seguire la traccia.
Poco prima della chiesetta Madonna della Neve si svolta a destra, passando a fianco di una piccola baita e ci si immerge nel bosco. La strada è larga e la seguiamo prendendo un paio di sentieri che deviano sulla sinistra, indicati dal cartello con l’icona di un biker (anche proseguendo sulla strada ci si ricollega sempre ma con ripide rampe cementate).
La strada finisce dopo la Malga Magnola da dove si inizia a vedere per bene la diga del lago di Belviso. Inizia da dietro un cancello di legno un delizioso singletrack che entra ed esce dalle valli. Alcuni tratti sono esposti e con la presenza di catene, ma fattibilissimi in sella (le catene sono presumibilmente utili nelle mezze stagioni, in presenza di possibile ghiaccio), mentre alcuni strappi in salita saranno solo per i più allenati.
Il singletrack diventa sempre più roccioso man mano che ci si avvicina al termine della salita, il passo si inizia a vedere ben prima di arrivarci, quindi si consiglia di mantenere le energie e la concentrazione perché questo bellissimo sentiero/balcone è bello lungo.
Superato il vallone di Foppo Alto, un ultimo tratto su strada militare porta al tanto agognato Passo del Venerocolo (2315m), punto più alto del giro, dove un cartello indica che il sentiero che ci apprestiamo a percorrere è solo per biker esperti.
Da Passo, dopo aver indossato le protezioni, ci si fionda giù su sentiero molto tecnico di pietre smosse, dove è inizialmente difficile guidare la mtb. Per fortuna man mano che si scende anche il fondo del singletrack diventa più stabile e più divertente da guidare fino a posare le ruote sulla strada forestale che porta a Malga di Campo.
Una breve salita e poi si scende su (a mio parere) brutta strada cementata ripida che, in men che non si dica, sbuca sulla strada pianeggiante che costeggia il lago di Belviso.
Tolte le protezioni e alzata la sella, si comincia a pedalare in piano e godendosi gli scorci sul lago fino a ponte Frera.
La strada sterrata, che si condivide con le auto, scende di quota, passa dal rifugio Cristina, diviene asfaltata e porta fino a Ponte Ganda, dove si attraversa la valle all’altezza di una piccola diga e da dove inizia la lunga salita che esaurirà le ultime energie rimaste. La strada porta alla SS39 che abbandoniamo subito per attraversare le case di Santa Maria per poi uscire nuovamente sulla strada statale e prendere via Italia che si stacca sul tornante, in direzione degli impianti di risalita. Un’ultima salita ripida e torniamo alla macchina.