Anello Corno Birone – Monte Rai

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Località di partenza: Valmadrera (270 m)
Dislivello salita totale: 1030 m
Tempo di percorrenza salita/complessivo 1.5 ore / 3 ore
Quota massima raggiunta: 1260m, vetta monte Rai
Distanza percorsa: 9,2 km
Attrezzatura: normale da escursionismo
Valutazione:

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Impegno fisico:
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Punti di appoggio: San Tomaso (sulla via del ritorno)
Presenza di acqua: fontanella lungo la via del ritorno
Riassunto itinerario: Valmadrera > sentiero 1 Lucio Vassena > Sass Negher > ceppo della Forcola > vetta Corno Birone > vetta Monte Rai > Bocchetta di San Miro > San Tomaso > Valmadrera

Lasciamo l’auto nell’ampio parcheggio a fianco del cimitero di Valmadrera LC. Imbocchiamo subito la stradina acciottolata che ci porta alle prime indicazioni su un cartello in legno per il Corno Birone. Pochi passi in discesa e poi inizia la ripida salita lungo il sentiero Lucio Vassena. Questa via di salita ci mostra da subito la sua asprezza: un sentierino ripido e stretto che si arrampica lungo la montagna. Fin dai primi passi si è accompagnati dall’occhio vigile della croce posta in vetta al Corno Birone. Da giù sembra lontanissima, ma in pochi passi si compiono ampi salti di dislivello.

La salita prosegue ben segnalata con bolli gialli/bianchi/rossi e accompagnata dalla presenza di massi erratici. Uno di questi merita una particolare menzione: il Sass Negher, che troviamo sulla sinistra del canalone che stiamo percorrendo. E’ un blocco di serpentino nero, a forma trapezoidale, che svetta e si distingue dalle rocce circostanti, rotolato fin qui dalla Val Malenco al tempo delle glaciazioni.

Proseguiamo oltre, inoltrandoci nel bosco, su pendenze sempre sostenute. Gradualmente la vegetazione lascia spazio ad un panorama ricco e spettacolare, che ci permette di osservare le vallate circostanti. Dopo alcuni tratti di salita erbosa alternati a rocce, si giunge al Ceppo della Forcola (796 m). Da qui è possibile spaziare con lo sguardo sui laghi ai nostri piedi, e sui monti: puntando lo sguardo a nord, la vetta del corno Birone è li ad attenderci.

Intraprendiamo quindi la seconda parte del percorso, caratterizzata da salite sempre sostenute che in poco tempo ci permettono di guadagnare dislivello. L’ultima parte del sentiero presenta ulteriori punti esposti e progressione su roccette dove prestare attenzione. Dopo poco più di un’ora dal Ceppo della Forcola, giungiamo quindi in vetta al Corno Birone. La croce, ben ancorata in cima, si affaccia sugli abitati di Valmadrera e Lecco, e sul profilo del Monte Barro. E’ presente uno spiazzo erboso dove poter riposare.

Decidiamo di ripartire subito in direzione ovest, verso il Monte Rai. Scendiamo per un breve tratto, risaliamo sul pendio e in poco tempo raggiungiamo la vetta del Monte Rai (1260 m). Da qui inizia la nostra discesa, che in breve tempo ci porta alla Bocchetta di San Miro (1184 m), lungo un sentiero ripulito da alberi appena tagliati. Percorriamo le tracce che tagliano l’ampia strada in fase di costruzione, e ci immergiamo nel sentiero, ricco di vegetazione. Seguiamo i segnavia che ci riportano verso San Tomaso (580 m). Attraversiamo l’ampio pianoro erboso e, dietro la chiesa, prendiamo il ripido sentiero che con stretti tornanti ci permette di scendere rapidamente fino al Torrente Inferno, all’inizio del Sentiero delle Vasche. Seguiamo il sentiero verso valle e poche centinaia di metri dopo ci ritroviamo al punto di partenza.

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Cresciuta tra piacevoli estate montane: dalle prime timide passeggiate ad oggi, con lunghe camminate ed ampi dislivelli. Da pochi anni ha aggiunto le due ruote, per esplorare il mondo ad una velocità diversa. Tutto condito dalla passione per l'outdoor, gli splendidi paesaggi, le notti in tenda. I piedi sempre pronti a camminare e pedalare, gli occhi aperti per esplorare e conservare fotogrammi di esperienze.

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