Anello della Pala di San Martino

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Località di partenza: San Martino di Castrozza TN (1480 m)
Dislivello salita totale: 1500 m
Tempo di percorrenza salita/complessivo 3 ore / 7 ore
Quota massima raggiunta: 2658 m Passo Pradidali
Distanza percorsa: 25,70 km
Attrezzatura: normale da escursionismo, consigliati ramponi nelle mezze stagioni
Valutazione:

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Impegno fisico:
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Punti di appoggio: rifugio Rosetta, rifugio Pradidali
Presenza di acqua: no
Riassunto itinerario: San Martino di Castrozza > Colverde > Passo Rosetta > Passo Pradidali > Rifugio Pradidali > Passo di Ball > sentiero 702 > San Martino di Castrozza

Anello attorno all’iconica Pala di San Martino con panorami superbi sui pinnacoli di queste “isole di roccia” che sono le Dolomiti. Purtroppo per noi la giornata è stata caratterizzata da cielo coperto con qualche rara apertura, ma questo anello ci ha permesso comunque di godere appieno del luogo e dell’alta quota. L’itinerario può diventare per nulla impegnativo fisicamente se si prendono le funivie che portano alla stazione funivia di Rosetta, ma uno degli aspetti negativi delle Dolomiti sono proprio le funivie e le piste da sci che sono uno scempio per l’ambiente alpino e un pugno in un’occhio quando si vuol godere di un panorama, pertanto la nostra protesta pacifica è quella di non usarle e salire a piedi aggiungendo solo un millino di metri di dislivello.

A fianco del parcheggio della cabinovia Colverde troviamo la prima palina segnaletica, prendiamo il sentiero 701 che porta, seguendo per buona parte l’ampia pista da sci, la stazione a monte di Colverde.

Seguendo sempre il segnavia 701 ora il sentiero diventa più ripido e a tornanti, l’erba lascia spazio alle rocce e la traccia sale fino al Passo Rosetta (2572m). Da qui si possono aggiungere 400m di dislivello e salire alla Cima della Rosetta, per poi tornare al passo dalla medesima strada.

Dal passo si raggiunge praticamente in piano il Rifugio Rosetta intitolato a Giovanni Pedrotti.

Siamo in ambiente di alta quota, caratterizzato da un altopiano roccioso con tracce di neve e alte cime che si stagliano ai bordi di queste colline grigie. Fuori il rifugio imbocchiamo il sentiero prima 707 e poi 709 in direzione del Passo Pradidali (2658m), punto più alto dell’escursione. Anche se siamo a Luglio, ci troviamo ad camminare su un paio di traversi di neve, dove serve passo fermo e dove i bastoncini aiutano a non scivolare.

Dal passo Pradidali si scende in picchiata nel vallone sottostante, passando sotto la Pala di San Martino, la cima Immink alla nostra destra (faccia a valle) e la cima La Fradusta, e la Cima Canali alla nostra sinistra.

Giungiamo al bel rifugio Pradidali dopo aver fiancheggiato il laghetto Pradidali.

dal rifugio imbocchiamo in salita il sentiero 715 che porta al Passo di Ball (2443m), è l’ultimo breve tratto di salita prima di iniziare la lunga discesa. Il sentiero 715 è attrezzato con catena, consigliamo di percorrerlo solo se non si soffre di vertigini e se si ha passo fermo, ma non è una ferrata.

Giunti al termine del sentiero esposto, una palina segnaletica ci indica un sentiero militare (segnavia 702) che scende ad ampi tornanti nella valle sottostante ed entra in un bel bosco di conifere.

La discesa è bella lunga ma il sentiero ci porta dritti dritti da dove siamo partiti, alla stazione a valle della funivia Colverde, a San Martino di Castrozza.

About the author

Va in montagna da sempre ma dagli anni del liceo, e poi dell'università, la scimmia ha cominciato a farsi sentire sempre più forte. All'inizio solo in mountain bike mentre adesso potrebbe essere definito un poli-atleta.
Ha una passione masochista per le uscite avventurose che prevedono enormi dislivelli e distanze esagerate. Dal 2020 è diventato un cyborg a causa di un infortunio sul longboard.

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