Cresta dal Pizzo Alben al Cornagiera

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Località di partenza: Premana LC (786 m)
Dislivello salita totale: 1380 m
Tempo di percorrenza salita/complessivo 3 ore / 5.5 ore
Quota massima raggiunta: 2048m, vetta pizzo Cornagera
Distanza percorsa: 20km
Attrezzatura: normale da escursionismo
Valutazione:

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Impegno fisico:
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Punti di appoggio: rifugio Ariàal
Presenza di acqua: fontanelle presenti in tutti i paesini attraversati
Riassunto itinerario: Premana > Alpe Chiarino > Pizzo d’Alben > Cameròlt > Forscellin > Pizzo Cornagera > Laghitt > Alpe Barconcelli > Alpe Casarsa > Premana

Questo giro ad anello ci ha permesso di collegare due cime (il Piz d’Alben e il Pizzo Cornagiera) seguendo sbiadite tracce di passaggio, perlopiù animale, dove un vero sentiero non c’è, almeno sulle mappe. L’idea era sorta quando siamo stati la prima volta sul Pizzo Cornagera posando lo sguardo verso nord, purtroppo né le mappe cartacee né quelle online segnavano alcun sentiero che seguisse quell’intuizione. Facendo qualche ricerca online ho trovato che l’amico Raffaele aveva già percorso questa cresta e così questa ultima domenica di Giugno abbiamo trovato il momento per provare anche noi.

Lasciata l’auto nella zona industriale di Premana (via Giabbio), ci incamminiamo nella valle e, dopo aver attraversato il magnifico ponticello in pietra, svoltiamo a destra a seguiamo le indicazioni per Pizzo d’Alben.

La salita è dapprima una mulattiera ben tenuta e poi diviene sentiero che taglia i tornanti della strada sterrata che porta all’alpe Chiarino passando per il Rifugio Airàal. La traccia segue parte dell’itinerario della famosa gara di corsa in montagna Giir di Mont di cui troveremo molte indicazioni permanenti.

Dall’alpe Chiarino il sentiero si fa ripido in mezzo ai larici e porta dritto al Pizzo d’Alben (1865m). Dalla croce di vetta si prosegue verso sud su evidente sentiero fino a giungere sotto la cima del Cameròlt. Il sentiero segnato da qui scende nella valle per tornare all’Alpe Chiarino, noi dobbiamo abbandonarlo e proseguire verso sud su tracce a malapena visibili (soprattutto in estate con la vegetazione alta).

Teniamo la sinistra fino a superare la prima altura del Cameròlt, poi seguiamo il filo di cresta. Qualche rododendro spezzato e qualche tratto libero da erba ci indicano la traccia da seguire.

Superiamo il promontorio del Forscellin stando alla destra della cima, su traccia di caprina origine e successivamente troviamo la via tra rocce ed erba per ridiscendere al forcellino successivo.

Una volta che solo il Pizzo Cornagera si staglia di fronte a noi, non resta che mantenere il fil di cresta e arrivarci in cima (2048m). Abbiamo camminato esattamente sul confine giuridico dei comuni di Casargo e Premana.

Dalla vetta del Cornagera si vede già la nostra prossima destinazione: la cappellina del Sacro Cuore di Gesù. Si scende su prati in direzione est fino ad arrivare alla località Laghitt.

Da qui ritroviamo paline segnaletiche del CAI. Seguiamo le indicazioni per Alpe Barconcelli lungo un bel sentiero che si tuffa nella Alta Val Barconcelli e passa per la fonte Lavina Grande.

Dall’alpe, un sentiero a gradoni segue il torrente che porta il nome della valle dove scorre e arriva all’alpe Casarsa. Superate le case attraversiamo il torrente Varrone su un ponte pedonale e prendiamo la strada agro silvo pastorale che scende.

Da qui è “una vasca” fino a Premana. Ci aspettano quasi 5km da percorrere su strada cementata o sterrata, prendiamocela con calma ora che non dobbiamo più stare attenti a seguire la giusta traccia e godiamoci il fatto di poter passeggiare affiancati chiacchierando.

About the author

Va in montagna da sempre ma dagli anni del liceo, e poi dell'università, la scimmia ha cominciato a farsi sentire sempre più forte. All'inizio solo in mountain bike mentre adesso potrebbe essere definito un poli-atleta.
Ha una passione masochista per le uscite avventurose che prevedono enormi dislivelli e distanze esagerate. Dal 2020 è diventato un cyborg a causa di un infortunio sul longboard.

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