Ferrata Marangoni a Mori

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Località di partenza: Mori (TN) (210 m)
Dislivello salita totale: 430 m
Tempo di percorrenza salita/complessivo 1.5 ore / 2.5 ore
Quota massima raggiunta: 620m
Distanza percorsa: 6,7 km
Attrezzatura: kit da ferrata
Valutazione:

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Impegno fisico:
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Punti di appoggio: area pic-nic Monte Albano
Presenza di acqua: nei pressi del Santuario di Monte Albano
Riassunto itinerario: Mori > Santuario di Monte Albano > ferrata > vigneti marzemino > Santuario di Monte Albano > Mori

Ferrata molto aerea e a bassa quota, esposta a sud-est. Ideale nelle mezze stagioni. Non è difficile ma non la consiglierei come prima ferrata per via dell’esposizione.

Parcheggiata l’auto in Piazza Malfatti, a Mori TN, possiamo già vedere la parete del Monte Albano che andremo ad affrontare con la ferrata Marangoni. Seguiamo le indicazioni (cartello marrone in piazza e poi cartelli rossi in paese) che ci portano, in salita, al Santuario di Monte Albano.

Attraversiamo il parco boulder e seguiamo il sentiero che sale in una pineta tra massi calcarei fino alla partenza della ferrata.

Il primo tratto ci dà un’assaggio della difficoltà che incontreremo. Dopo una prima sezione, in corrispondenza di una serie di staffe in un caminetto, c’è l’unica via di fuga che si può prendere se non ce la si sente di proseguire.

La ferrata diventa un susseguirsi di traversi molto aerei e panoramici e caminetti, il tutto “ben farcito” di staffe metalliche che aiutano la progressione. Dove manca la tecnica si può sempre proseguire con la forza delle braccia.

Le foto si sprecano, il sole scalda la roccia e si sta bene anche se la primavera è cominciata da pochi giorni.

Dopo un’oretta si giunge al termine della ferrata. Una panchina di legno permette di sedersi a riposare e a togliere l’imbrago e il kit da ferrata.

Per non tornare giù immediatamente, si segue il sentiero in salita verso destra (faccia a monte) che sale fino a raggiungere dei vigneti dove si coltiva la vite del Marzemino.

Si tocca appena un tornante e si seguono le indicazioni di una palina segnaletica del CAI direzione Mori.

Un tranquillo sentiero riporta alla base della ferrata e al Santuario di Monte Albano. Da qui scendiamo, riattraversiamo il paese e torniamo al parcheggio.

About the author

Va in montagna da sempre ma dagli anni del liceo, e poi dell'università, la scimmia ha cominciato a farsi sentire sempre più forte. All'inizio solo in mountain bike mentre adesso potrebbe essere definito un poli-atleta.
Ha una passione masochista per le uscite avventurose che prevedono enormi dislivelli e distanze esagerate. Dal 2020 è diventato un cyborg a causa di un infortunio sul longboard.

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