La traversata del Moregallo

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Località di partenza: Valmadrera LC (260 m)
Dislivello salita totale: 1108m
Tempo di percorrenza salita/complessivo 2 ore / 3.5 ore
Quota massima raggiunta: 1276m, vetta monte Moregallo
Distanza percorsa: 9,66 km
Attrezzatura: normale da escursionismo
Valutazione:

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Impegno fisico:
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Punti di appoggio: nessuno
Presenza di acqua: fontanella alla cappella VARS, sorgente Sambrosera
Riassunto itinerario: Valmadrera > sentiero per Sambrosera > bocchetta di Moregge > Cresta Ovest > vetta Moregallo > Bocchetta di Sambrosera > selletta degli Orfani > sasso di Preguda > Valmadrera

Questa escursione è varia e divertente, ideale per chi è abituato a camminare in montagna e vuole provare un po’ di adrenalina senza fare una ferrata vera e propria e godendo di splendidi panorami sia sulla Brianza che sul lago di Como. L’abbiamo chiamata “traversata” perché si percorre il monte Moregallo da ovest a est, dalla bocchetta di Moregge al sasso Preguda.

Lasciamo l’auto nell’ampio parcheggio gratuito che si trova appena sopra Piazza Fontana. Raggiungiamo la predetta piazza e ci incamminiamo verso nord lungo il canale fino a raggiungere via Grigna. Quando via Grigna svolta verso destra, sulla sinistra troviamo l’imbocco del sentiero che porta verso San Tomaso. Lo seguiamo in salita fino a raggiungere la cappella VARS, dalla sua inconfondibile forma triangolare. Da qui proseguiamo seguendo le indicazioni per Sambrosera/Pianezzo.

Giunti alla fonte, crocevia di molti sentieri che salgono sul Moregallo, proseguiamo seguendo le indicazioni per la bocchetta di Moregge (1110m) e seguiamo il sentiero n°6 per il Moregallo.

Dopo breve inizia la cresta che è panoramica e mai troppo difficoltosa, ma non da sottovalutare, soprattutto in presenza di ghiaccio. Per superare i tratti più ripidi ci vengono in aiuto delle catene, soprattutto nei saltini in discesa. Dopo vari sali-scendi, si sale decisi fino all’ampia vetta.

Nelle giornate limpide il panorama è spettacolare a 360°. Apprezzo il Moregallo tra le montagne del Triangolo Lariano perché non c’è una via poco faticosa per salirci e, senza la presenza di punti di appoggio, è meta meno battuta di altre.

Saziata la vista e lo stomaco, proseguiamo in direzione est, verso Lecco, che vediamo dall’alto.

Seguiamo il sentiero in discesa verso la bocchetta di Sambrosera, su terreno sdrucciolevole nell’ultima parte. Non è raro, soprattutto se si va nel tardo pomeriggio o di prima mattina, incrociare i mufloni che abitano la zona. Si prosegue poi seguendo le indicazioni “Valmadrera vai Preguda” a mezzacosta e poi in leggera salita il sentierino che raggiunge la selletta degli Orfani, un passaggio che si apre verso sud e dal quale inizia un ripido sentiero che scende e che, raggiunto il sentiero di cresta affacciato sul lago, scende dritta fino a raggiungere il Sasso Preguda (650m) dove è presente anche la chiesetta di Sant’Isidoro e qualche panchina dove fermarsi a riposare le ginocchia ed ammirare il panorama da questo magnifico balcone.

Ripresa la discesa stiamo attenti a seguire il sentiero giusto che si stacca sulla sinistra dal principale (si arriva comunque a Valmadrera, ma noi vogliamo fare la traversata e quindi cerchiamo di rimanere più a oriente possibile).

La discesa è ripida fino ad incrociare un sentiero pianeggiante dove svoltiamo a destra per raggiungere la strada sterrata che sale da Piazza Rossè. Raggiunto l’asfalto, prendiamo un sentiero di collegamento che ci riporta in via Grigna e poi a ritroso lungo la via fatta a salire, fino al nostro parcheggio.

About the author

Va in montagna da sempre ma dagli anni del liceo, e poi dell'università, la scimmia ha cominciato a farsi sentire sempre più forte. All'inizio solo in mountain bike mentre adesso potrebbe essere definito un poli-atleta.
Ha una passione masochista per le uscite avventurose che prevedono enormi dislivelli e distanze esagerate. Dal 2020 è diventato un cyborg a causa di un infortunio sul longboard.

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