Lecco – Abbadia Lariana sul Sentiero del Viandante

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Località di partenza: Piazza Mario Cermenati, Lecco (205 m)
Dislivello salita totale: 273 m
Tempo di percorrenza solo andata 2 ore
Quota massima raggiunta: 1799m, vetta monte Muggio
Distanza percorsa: 7,4 km
Attrezzatura: normale da escursionismo
Valutazione:

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Impegno fisico:
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Punti di appoggio: bar e ristoranti alla partenza e all’arrivo, trattoria pizzeria i Bodega
Presenza di acqua: no
Riassunto itinerario: Lecco > Abbadia Lariana

Questo nuovo tratto è stato inaugurato nell’Aprile 2021 e, unito al sentiero storico che da Abbadia Lariana a Colico, compone il Sentiero del Viandante, permette di partire dal capoluogo lombardo, più accessibile coi mezzi. La posizione sul lago e la possibilità di tornare in treno, lo rendono un bell’itinerario adatto a tutti, con scorci sul Lago di Como e percorribile in tutte le stagioni. A dispetto della posizione, non è privo di dislivello, aspettatevi qualche salita dove faticare un pochino.

Per leggere il nostro articolo sul Sentiero del Viandante completo, da percorrere in più giorni, CLICCA QUI.

A Lecco si può arrivare in auto o col treno. Raggiungiamo la Piazza Mario Cermenati, passando per le viuzze di Lecco, piene di vetrine da ammirare. Da qui, attraversata la strada, iniziamo a percorrere il lungolago pedonale verso nord, affacciati sull’acqua dolce di questo meraviglioso lago. Superiamo la piazza Antonio Stoppani e proseguiamo sulla strada del Lungolario Piave.

Poco prima di un distributore di benzina Tamoil per auto e barche incontriamo la prima palina segnaletica del CAI che ci indica di attraversare la strada.

Attraversata la strada, svoltiamo a sinistra e camminiamo su asfalto lungo via Lungolario Piave passando davanti a case e ristoranti. La strada non è particolarmente bella, non è possibile proseguire sulla nuova pista ciclopedonale a ridosso del lago perché non ci sarebbe, successivamente, modo di attraversare la strada statale.

Poco dopo, sulla destra, troviamo una nuova palina segnaletica che ci guida, in salita, lungo una mulattiera che passa sopra la ferrovia e ci porta al tornante in via Stelvio, dove dei gradini che entrano nel bosco indicano la partenza del sentiero che dovremo seguire.

Da questo momento seguiremo il sentiero che passa a ridosso delle caratteristiche reti paramassi, sovrastati dalle alte falesie che si affacciano sul lago. Se si è alti 2 metri come me, questo tratto sarà da torcicollo, altrimenti sarà molto caratteristico passare sotto gli archi verdi.

Proseguiamo in falsopiano e, dopo un chilometro e mezzo, scendiamo nel bosco fino a sbucare su asfalto, al parcheggio della falesia di Pradello. Ci incamminiamo in salita e proseguiamo su strada fino a superare la trattoria i Bodega.

Inizia qui una bella salita, da prendere con calma. Ogni tanto si intravedono le indicazioni per i vari settori della falesia, dove si arrampica, ma noi proseguiamo seguendo il sentiero principale e i segni rossobianchi del CAI.

Finita la salita potremo tirare il fiato sul sentiero che si farà un saliscendi continuo, ma non preoccupatevi, siamo in dirittura di arrivo e la parte più faticosa è stata superata.

Si incontrano altre reti paramassi e si vedono, un centinaio di metri sotto di noi, la strada statale e le auto che la percorrono.

Poco prima dell’arrivo, scendiamo una caratteristica scala metallica, posizionata sopra la galleria che porta le auto ad Abbadia e proseguiamo su terra battuta fino ad un’indicazione sulla destra che ci riporta nel bosco per l’ultimo tratto prima di arrivare alla chiesetta di San Martino, dove ci congiungiamo con quello che era la vecchia partenza del Sentiero del Viandante.

About the author

Va in montagna da sempre ma dagli anni del liceo, e poi dell'università, la scimmia ha cominciato a farsi sentire sempre più forte. All'inizio solo in mountain bike mentre adesso potrebbe essere definito un poli-atleta.
Ha una passione masochista per le uscite avventurose che prevedono enormi dislivelli e distanze esagerate. Dal 2020 è diventato un cyborg a causa di un infortunio sul longboard.

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