Magnodeno da Maggianico

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Località di partenza: Maggianico LC (240 m)
Dislivello salita totale: 1004 m
Tempo di percorrenza salita/complessivo 2 ore / 3 ore
Quota massima raggiunta: 1241m, vetta monte Magnodeno
Distanza percorsa: 9,24 km
Attrezzatura: normale da escursionismo
Valutazione:

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Impegno fisico:
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Punti di appoggio: rifugio Camposecco
Presenza di acqua: no
Riassunto itinerario: Maggianico > Sentiero 29 > Piazzo > rif. Camposecco > Bivacco Corti > Corno di Grao > Passo Tre Croci > croce Magnodeno > Passo Tre Croci > Sentiero 28 > Maggianico

Questo itinerario ad anello l’abbiamo percorso in senso antiorario, con la salita più tranquilla e la discesa su un sentiero da chilometro verticale. Nulla vieta di percorrerlo in senso opposto se si vuole arrivare prima in vetta e scendere con calma successivamente.

Lasciata l’auto nei pressi della chiesa di San Rocco nella frazione di Maggianico a Lecco, all’angolo con via alla Fonte si individuano già i cartelli per il monte Magnodeno. Si risale via alla Fonte fino a giungere al limitare del bosco. Da questo momento si seguirà il sentiero 29.

Anche se sono presenti diverse tracce, il sentiero 29 è sempre ben segnalato con cartelli e segni di vernice sulle rocce.

Appena entrati nel fitto del bosco ci si trova avvolti dalla lussureggiante natura e solo qualche suono proveniente dalla città ci ricorda che non siamo così lontani dalla civiltà.

Si sale seguendo le indicazioni per Piazzo e poi per il rifugio Camposecco, il bosco si apre e ci sono tavolini all’aperto dove salutiamo delle ragazze che stanno cenando al sacco.

Il sentiero sale ulteriormente e si reimmerge nel bosco. Si sbuca ad un colletto nei pressi del Bivacco Corti. Da qui si prende il sentiero che sale lungo la dorsale della montagna e si supera in serie il Corno di Grao e fino a giungere al passo Tre Croci.

Ancora una ventina di minuti di cammino lungo il sentiero che, man mano che sale, esce dal bosco e diventa pietroso fino a giungere alla croce del Monte Magnodeno (1241 m).

Gloria e io ci godiamo il tramonto e ceniamo mentre il sole pian piano si nasconde dietro i monti del triangolo lariano (in inverno tramonta più a sud e si apprezza maggiormente la vista sulla Brianza). Le luci sul lago si accendono ed è tempo di scendere.

La prima parte di discesa ripercorre il sentiero fatto a salire. Quando si rientra negli alberi, appena prima del passo Tre Croci, un cartello indica la ripida discesa “direttissima” del sentiero 28 verso Maggianico.

La discesa è verticale a gradoni nella prima parte. Poi si costeggia la Cava Vaiolo, dove spuntano nel bosco cartelli preoccupanti che indicano “Brillamento mine” e “caduta massi”, per fortuna non lavorano di notte altrimenti prenderemmo dei bei spaventi.

Dopo circa un’ora si esce dal bosco su via Enrico Petrella, si svolta a sinistra e si cammina su asfalto fino ad incrociare via alla Fonte che si ridiscende per tornare all’auto.

About the author

Va in montagna da sempre ma dagli anni del liceo, e poi dell'università, la scimmia ha cominciato a farsi sentire sempre più forte. All'inizio solo in mountain bike mentre adesso potrebbe essere definito un poli-atleta.
Ha una passione masochista per le uscite avventurose che prevedono enormi dislivelli e distanze esagerate. Dal 2020 è diventato un cyborg a causa di un infortunio sul longboard.

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