Monte dei Pizzoni

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Località di partenza: Drano, Valsolda CO (860 m)
Dislivello salita totale: 984 m
Tempo di percorrenza salita/complessivo 2.5 ore / 3.5 ore
Quota massima raggiunta: 1303m, vetta monte dei Pizzoni
Distanza percorsa:
Attrezzatura: normale da escursionismo. Uno spezzone di corda se il terreno è bagnato.
Valutazione:

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Impegno fisico:
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Punti di appoggio: nessuno
Presenza di acqua: fontanella appena fuori dall’abitato di Drano
Riassunto itinerario: Drano > crinale > Monte dei Pizzoni > cima est > Forcola > sentiero Rancò-Passo Forcola > Drano

Sentiero a bassa quota e affacciato sul lago di Lugano, una buona soluzione per camminare su sentieri poco battuti nelle mezze stagioni quando c’è neve poco sicura a quote superiori. A causa di un paio di passaggi su roccia, potrebbe cambiare la difficoltà in caso di recenti piogge/roccia bagnata.

Ci sono un paio di parcheggi nel paese di Drano, noi abbiamo lasciato l’auto in quello più alto in via dell’eroismo.

Si entra per poche decine di metri tra le case e poi si sale seguendo la sterrata in salita. Dopo un paio di tornanti una palina segnaletica dei CAI ci indica il sentiero da prendere in ripida salita nel bosco. Direzione: Monte dei Pizzoni, Forcola, monte Bronzone.

Da qui non ci sono deviazioni. Si seguono i numerosi bolli biancorossi su pietre e alberi e si risale il crinale della montagna.

Si prende quota velocemente, alzandosi sul lago, che ci offre scorci di rara bellezza quando si sbuca fuori dal bosco.

A quota 1170m circa, seguiamo le indicazioni scritte con vernice rossa su roccia per “vetta”. Un passaggino di facile arrampicata ci permette di risalire un’a fessura’intaglio e, dopo qualche altro minuto di cammino, si giunge in vetta al Monte dei Pizzoni dove non c’è alcuna croce ma solo un mucchietto di sassi.

Verso sud la parete strapiombante ci permette di assaporare uno splendido panorama sul lago e Porlezza mentre verso nord si mostra sotto di noi la selvaggia Valsolda che percorreremo in discesa. Da qui vediamo anche la cima est, che raggiungeremo come prossima tappa.

Per raggiungere la cima est del Monte dei Pizzoni bisogna tornare sui nostri passi fino all’intaglio, ridiscenderlo, e seguire il sentiero che prosegue adeso alla roccia sul versante nord.

Questo è il tratto più pericoloso dell’escursione. La discesa è impervia e, nel tratto finale c’è uno spezzone di corda di dubbia robustezza che aiuta la discesa. Probabilmente a causa di numerose piogge che hanno scavato il canale detritico tra le rocce, la corda non arriva in fondo e bisogna disarrampicare faticosamente. In caso di recenti piogge, portarsi uno spezzone di corda da casa potrebbe essere la soluzione più sicura.

Superato il canale detritico il sentiero torna agevole. Uscendo sotto il lato orientale sotto cima principale ci rendiamo conto del perché c’è alcun sentiero che scende da questo versante.

Si prosegue risalendo un tratto di sentiero e roccette fino a giungere alla cima est del Monte dei Pizzoni.

Da questa cima possiamo proseguire direttamente in direzione Forcola, che raggiungiamo non prima di aver deviato fino ad un punto panoramico all’estremo della cresta.

Seguendo delle tracce di animale più che un vero e proprio sentiero segnato, si raggiunge finalmente la bocchetta della Forcola.

Dalla Forcola si seguono le indicazioni per Rancò, Dasio, Drano.

Il sentiero ora si fa ben segnato e battuto e percorre tutto il fondovalle. Non è raro trovare tracce di ungulati che popolano queste zone. (Attenzione alle zecche, Gloria se ne è prese ben 2!)

Giunti alla strada sterrata dopo un’oretta di cammino, la si segue in discesa fino a Drano.

About the author

Va in montagna da sempre ma dagli anni del liceo, e poi dell'università, la scimmia ha cominciato a farsi sentire sempre più forte. All'inizio solo in mountain bike mentre adesso potrebbe essere definito un poli-atleta.
Ha una passione masochista per le uscite avventurose che prevedono enormi dislivelli e distanze esagerate. Dal 2020 è diventato un cyborg a causa di un infortunio sul longboard.

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