Punta Basei – Val di Rhemes

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Località di partenza: Thumel, Val di Rhemes, AO (1890 m)
Dislivello salita totale: 1530 m
Tempo di percorrenza salita/complessivo 4,5 ore / 7 ore
Quota massima raggiunta: 3338, Punta Basei
Distanza percorsa: 25,4 km
Attrezzatura: normale da escursionismo
Valutazione:

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Impegno fisico:
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Punti di appoggio: rifugio Benevolo (2285 m)
Presenza di acqua: fontanella presso il rifugio Benevolo
Riassunto itinerario: Thumel > Rifugio Benevolo > Alpe Basei > colle di Nivoletta > Col Basei > Punta Basei

L’escursione di oggi parte da Thumel, piccolo paesino nel cuore della Val di Rhemes. La mattina è fredda quando partiamo, accompagnati dallo scorrere del fiume accanto a noi: la Dora di Rhemes. Subito però scaldiamo le gambe con il primo tratto di salita asfaltata. Dura poco, la abbandoniamo per procedere lungo il sentiero, seguendo il segnavia 13; non proseguiamo sulla strada sterrata più ampia, più adatta alle bici. In poco tempo, passeggiando tra praterie, si guadagna dislivello, e dopo poco incrociamo di nuovo la strada sterrata a livello della caratteristica cascata del torrente Goletta. Qualche spruzzo giunge fino a noi, rinfrescandoci. La strada sterrata continua, con possibilità di fare alcuni tagli più decisi, fino ad arrivare al Rifugio Benevolo (2285 m).

L’alba è appena sorta, il rifugio pare ancora dormire, così proseguiamo oltre ed iniziamo la lunga traversata della valle. A questo punto seguiamo il segnavia 13B, scendendo per un tratto e poi risalendo fino all’Alpe Basei (2309 m). In questo tratto i segnali non sono sempre ben visibili, la direzione comunque è chiara: dobbiamo percorrere e attraversare tutta la valle, così proseguiamo.

Poco dopo l’alpe giungiamo a una biforcazione, dove si tiene il sentiero più basso, tornando vicino alla Dora, che avevamo abbandonato poco dopo il parcheggio. Durante la lunga traversata della valle, gli occhi si riempiono della vista sulla Granta Parei, che incombe su di noi, e degli orridi calcarei scavati dal fiume. Dopo questo lungo tratto in falsopiano, si comincia a risalire la spalla erbosa, sul versante est, in direzione dei ghiacciai di Lavassey e Fond.

Quando la fatica comincia a farsi sentire, ecco che il pendio diventa gradualmente più ripido e dalla morena si passa a rocce ancor più detritiche. Si giunge poi al Colle della Nivoletta (3130 m), da dove si gode di un ottimo paesaggio sulle valli confinanti.

Manca poco ormai: dopo il colle continuiamo lungo l’ormai visibile cresta, con la cima che incombe al termine delle nostre fatiche. Si passa il Col Basei (3176 m) riconoscibile grazie all’ometto in pietra. Proseguendo su detriti, prestando attenzione, arriviamo a una spettacolare finestra di roccia aperta sulla Granta Parei e sulla valle sottostante. Gli ultimi metri risultano i più impegnativi, occorre risalire la roccia aiutandosi con le corde fisse. Dopo qualche tirata e spinta giungiamo finalmente in cima. Dalla Punta Basei (3338 m) uno splendido panorama di 360° si apre intorno a noi, lo sguardo può spaziare su tutta la Val di Rhemes e la Valsavarenche.

Dopo qualche foto di rito riscendiamo per la medesima via, fino al rifugio Benevolo, dove ci meritiamo di rifocillarci rapidamente. La discesa prosegue, stavolta seguiamo la strada sterrata, percorsa solitamente dalle bici, per rilassarci un po’. In breve arriviamo così al parcheggio.

About the author

Cresciuta tra piacevoli estate montane: dalle prime timide passeggiate ad oggi, con lunghe camminate ed ampi dislivelli. Da pochi anni ha aggiunto le due ruote, per esplorare il mondo ad una velocità diversa. Tutto condito dalla passione per l'outdoor, gli splendidi paesaggi, le notti in tenda. I piedi sempre pronti a camminare e pedalare, gli occhi aperti per esplorare e conservare fotogrammi di esperienze.

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