Sentiero dei Borghi allungato

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Località di partenza: Filorera, Val Masino (840 m)
Dislivello salita totale: 820 m
Tempo di percorrenza complessivo 8 ore
Quota massima raggiunta: 1200 m
Distanza percorsa: 31 km
Attrezzatura: normale da escursionismo
Valutazione:

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Impegno fisico:
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Punti di appoggio: bar e ristoranti nei paesi attraversati
Presenza di acqua: abbondante presenza di acqua lungo il percorso
Riassunto itinerario: Centro polifunzionale della montagna > Visido di Fuori > Cornolo > Cataeggio > Filorera > Visido di Dentro > San Martino > foresta dei Bagni > cascata dei Bagni > Bagni di Masino > Bregolana > Val di Mello > Cascina Piana > Rasica > San Martino > Sasso Remenno > Centro polifunzionale della montagna

L’idea di questo itinerario nasce dal volantino del Sentiero dei Borghi dove il percorso è suddiviso in due anelli più la ciclabile che collega Filorera a San Martino. Noi decidiamo di collegare gli anelli e di allungare il giro in Val di Mello, a cui altrimenti ci si affaccia solamente. In questo modo si riesce a creare un bellissimo itinerario lungo e completo che si può percorrere in ogni stagione.

Lasciata l’auto al parcheggio gratuito del Centro polifunzionale della montagna (possibilità di parcheggi gratuiti anche a Cataeggio e al campo sportivo di San Martino, altrimenti tutto a pagamento), iniziamo col primo anello verso sud. I cartelli da seguire saranno sempre quelli che indicano il sentiero numero 455.

Si prende la strada per Predarossa e, dopo 50 metri, un sentiero sulla destra che scende dolcemente lungo il torrente Masino. Attraversata la valle dell’Üselin si raggiunge Visido di Fuori, poi si scende al ponte sul torrente Duino immersi in bel bosco muschioso. Saliti in località “Pré da la Pila”, si gira a destra verso i “Prati Alti” e si prosegue su sentiero pianeggiante attraversando la Val da Solda fino al Prà do Polt. Da qui si scende verso il centro sportivo, si costeggiano i prati di Ruschedo e si arriva alla “Diga”. Oltrepassato il ponte sul Masino, si sale verso Cornolo e, nei pressi della cappelletta “Ciancett”, si imbocca un sentiero che porta alla contrada di Ca’ dé Mei, con vista sulla chiesa di San Bernardo. Si prosegue poi per Ca’ do Pedro e Ca’ do Stelin.
Da Ca’ do Stelin si continua verso Ca’ dé Sandri e la valle di Pegolera. Dopo un ponte, si prende un sentiero per Senello e si arriva al borgo di Cataeggio. Attraversato il paese, si sale fino a un tornante e si imbocca una sterrata sulla destra, che diventa poi sentiero lungo il torrente. Dopo un tratto boscoso con un vecchio mulino, si segue un’antica traccia fino a Filorera e, rientrati sulla strada provinciale, si torna al punto di partenza nei pressi dell’antico ponte sul Masino.

Tornati al punto di partenza, si imbocca la ciclopedonale che costeggia la sinistra orografica del torrente Masino, passando nei pressi di Visido di Dentro, fino a giungere al paese di San Martino.

raggiunto il piazzale dell’InfoPoint di San Martino, si segue il Sentiero del Mulino, così chiamato per la presenza di un antico mulino oggi scomparso (un avviso indica il sentiero chiuso per frana nel 2022, ma, al momento in cui scrivo questo articolo, a fine Aprile 2025, è percorribile senza intoppi). In circa 30 minuti si raggiunge Bregolana (992 m), attraversando un bosco ricco di fascino, tra grandi massi, anfratti naturali e tracce di una vecchia cava di granito dismessa.

Da Bregolana si prosegue lungo un ampio sentiero pianeggiante che costeggia il torrente Masino, attraversando una zona di conifere danneggiata da eventi atmosferici e dal bostrico. Il sentiero riprende a salire dolcemente nel bosco, incrociando due volte la strada provinciale, fino a giungere nei pressi di un vecchio albergo dismesso. Poco oltre, una breve deviazione sulla sinistra permette di ammirare la suggestiva faggeta della foresta dei Bagni.

Ripreso il sentiero sulla destra, si continua fino a raggiungere la parte alta del Prato dei Bagni, dove si trova la Casa Natura Ersaf. Da qui, seguendo il sentiero naturalistico, si arriva in circa un’ora alla casera Ersaf, oggi sede di un centro informazioni gestito da Legambiente. Dopo aver attraversato il ponte sul ramo sinistro del torrente Masino, si consiglia una breve deviazione per visitare la bella cascata di Bagni, che scende dalla Valle del Porcellizzo. Tornando indietro, si raggiunge il borgo termale dei Bagni di Masino (1172 m), con edifici storici legati alla fonte termale scoperta nel XV secolo. Qui potete trovare una fontanella che sprigiona acqua calda!

Il ritorno avviene scendendo sulla sinistra orografica del Masino lungo l’antica strada sterrata nel bosco, fino a ritrovare il ponte sul torrente e poi l’area di Bregolana. Da qui si segue il Pianadello, sentiero pianeggiante costruito sopra condotte forzate idroelettriche, che conduce all’inizio della Val di Mello.

Giunti all’imbocco della Val di Mello, si può passeggiare sulla larga strada di sassi che segue il fondovalle passando da Cascina Piana e raggiungendo Rasica costeggiando le belle pozze della valle e le limpide acque del torrente Mello. Attraversato un ponticello poco prima del rifugio Rasega, si ritorna all’inizio della valle restando sulla sinistra orografica del torrente, così da fare un lungo anello senza tornare mai sui propri passi.

Infine, giunti al ponticello nei pressi del parcheggio, si imbocca il sentiero che resta alla sinistra orografica del torrente e che, in circa 45 minuti di discesa tra boschi e scorci panoramici, riporta a San Martino.

Riprendiamo la ciclopedonale fino a giungere al ponte del Campeggio Sasso Remenno, dove si passa sull’altro versante del torrente Masino e si segue la recente ciclabile che passa sotto il sasso Remenno e riporta al Centro polifunzionale della montagna.

About the author

Va in montagna da sempre ma dagli anni del liceo, e poi dell'università, la scimmia ha cominciato a farsi sentire sempre più forte. All'inizio solo in mountain bike mentre adesso potrebbe essere definito un poli-atleta.
Ha una passione masochista per le uscite avventurose che prevedono enormi dislivelli e distanze esagerate. Dal 2020 è diventato un cyborg a causa di un infortunio sul longboard.

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