Sentiero dei morti al Rosalba

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Località di partenza: Piani dei Resinelli LC (860 m)
Dislivello salita totale: 650 m
Tempo di percorrenza salita/complessivo 1.5 ore / 3 ore
Quota massima raggiunta: 1730 m, rifugio Rosalba
Distanza percorsa: 7,7 km
Attrezzatura: normale da escursionismo
Valutazione:

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Impegno fisico:
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Punti di appoggio: rifugi Rosalba
Presenza di acqua: no
Riassunto itinerario: Piani dei Resinelli > via alle Foppe > Sentiero dei Morti > Rif. Rosalba > Sentiero delle Foppe > Piani dei Resinelli

Raggiungiamo la parte dei Piani dei Resinelli più bassa, rivolta verso il lago. La partenza della nostra escursione è in via alle Foppe, dove non c’è grande possibilità di parcheggio, soprattutto nei weekend (in settimana, per un giretto post lavoro, come nel nostro caso, abbiamo trovato posto senza problemi). L’alternativa è lasciare l’auto nell’ampio parcheggio all’inizio dei Piani dei Resinelli e aggiungere circa 1,5 km di cammino su asfalto.

Si trova subito una palina segnaletica del CAI e si seguono le indicazioni per il rifugio Rosalba. La strada, dapprima larga e pianeggiante, diventa via via un sentiero che entra in una bella faggeta.

Si segue la traccia che supera la val Scepina e poi il torrente Zerbo. Superate un tratto con corda che fa da corrimano, in breve si giunge ad un bivio (vedere la seconda foto della galleria). Imbocchiamo il Sentiero dei Morti (chiamato così perché è il sentiero più diretto per portare giù dalla Grigna le salme degli escursionisti e alpinisti deceduti su questo versante della montagna fonte) che sale ripido. Le pendenze si fanno importanti e, usciti dal bosco, restiamo sul lato destro, faccia a monte, del canale che scende dal colle.

A quota 1530m circa il sentiero attraversa il canale, delle catene aiutano a superare il tratto, poi si riprende a salire ripidi, sovrastati dai meravigliosi torrioni della Grigna, fino ad incrociare l’arrivo del sentiero delle Foppe e giungere al rifugio Rosalba.

Da qui abbiamo una splendida vista sia sul lago di Como e sul Triangolo Lariano verso ovest, sia sulla valle Scarettone e la Grigna Settendtrionale a nord. A est siamo sovrastati dai torrioni (il Cecilia, il Costanza, il Torrione del Cinquantenario e il Campaniletto del Rifugio) che sono famosi tra gli scalatori lecchesi.

Riposati e ristorati, per scendere decidiamo di seguire il Sentiero delle Foppe che va dapprima verso ovest, in discesa, fino al passare sotto al Torrione del Pertusio, e poi torna verso est fino a raggiungere la partenza del sentiero dei Morti che avevamo trovato a salire. Su questo sentiero abbiamo avvistato una quantità incredibile di camosci.

Nell’ultimo tratto della gita si percorre a ritroso il sentiero fatto in precedenza fino alla via delle Foppe ai Piani dei Resinelli.

About the author

Va in montagna da sempre ma dagli anni del liceo, e poi dell'università, la scimmia ha cominciato a farsi sentire sempre più forte. All'inizio solo in mountain bike mentre adesso potrebbe essere definito un poli-atleta.
Ha una passione masochista per le uscite avventurose che prevedono enormi dislivelli e distanze esagerate. Dal 2020 è diventato un cyborg a causa di un infortunio sul longboard.

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