Sentiero integrale delle creste al monte Barro

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Località di partenza: parcheggio di via Canevate, Galbiate (384 m)
Dislivello salita totale: 725 m
Tempo di percorrenza salita/complessivo 1,5 ore / 3 ore
Quota massima raggiunta: 922 m, vetta monte Barro
Distanza percorsa: 9 km
Attrezzatura: normale da escursionismo
Valutazione:

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Impegno fisico:
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Punti di appoggio: nessuno
Presenza di acqua: fontanella prima di iniziare la salita che si incontrerà anche alla fine
Riassunto itinerario: Galbiate > via dell’oliva > cresta sud > monte Barro > cresta nord > sasso della Vecchia > cippo Alpini > sentiero di mezzo > via dell’oliva > Galbiate

Escursione adatta a tutti i periodi dell’anno, sconsigliata solo in caso di neve. In inverno si può godere della totalità della cresta sud riscaldata dal sole. Presenta solo due brevi passaggi dove ci si dovrà aiutare con le mani sulla roccia per salire.

Lasciata la macchina nel parcheggio gratuito di via Canevate a Galbiate, ci dirigiamo su asfalto su via sant’Alessandro e poi a sinistra, in ripida salita, su via dell’oliva. L’asfalto lascia il posto alla strada sterrata e, in breve, raggiungiamo uno spiazzo con fontanella, cartello informativo e palina segnaletica che ci indica l’inizio del sentiero delle creste sud che sale ripido nel boschetto.

Iniziamo la salita prima nel bosco e poi su prato, lungo un sentiero roccioso e, in circa mezz’ora, raggiungiamo il monte San Michele, primo promontorio super panoramico dei tre che supereremo.

Il sentiero è uno solo e lo seguiamo sempre lungo la cresta del monte Barro, la cui croce vediamo di fronte a noi. L’effetto ottico è che sia lontanissima, ma ci accorgeremo che passare da una vetta all’altra è più rapido di quanto ci si immagini.

A sinistra abbiamo sempre la vista sui laghi briantei, a destra sulla città di Lecco e sul Resegone

In un’oretta e mezza siamo in alla croce del monte Barro (922m), dove, soprattutto nei weekend, troviamo sempre qualche escursionista che arriva dai vari sentieri che portano su alla vetta.

Proseguiamo inizialmente lungo il sentiero che scende verso ovest, ma dopo poche decine di metri, troviamo una palina segnaletica che ci indica un sentiero verso nord: ci incamminiamo lungo il sentiero delle creste nord.

Dopo essere scesi nel bosco, risaliamo alcune rocce che ci riportano fuori dagli alberi e proseguiamo verso nord. Si aprono dei prati che sono un balcone naturale su Lecco ed offrono un panorama migliore rispetto alla vetta (attenzione a non andare troppo sul bordo). Scattiamo due foto e riprendiamo il sentiero che adesso scende ripido su rocce e scalini fino a raggiungere il sasso della Vecchia, crocevia col sentiero di mezzo, che seguiamo verso destra (verso Lecco).

Giunti al cippo degli Alpini, scendiamo i gradini e proseguiamo in discesa seguendo l’itinerario della manifestazione Barro sky night (cartelli permanenti) fino a raggiungere il sentiero di mezzo sul versante orientale del monte Barro che, prevalentemente in piano (fatto salvo un paio di brevissime salite), ci riporta in un’oretta scarsa alla fontanella da dove avevamo intrapreso il sentiero in salita della cresta sud.

Ripercorriamo in discesa la ripida strada di via dell’oliva e torniamo al parcheggio.

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Va in montagna da sempre ma dagli anni del liceo, e poi dell'università, la scimmia ha cominciato a farsi sentire sempre più forte. All'inizio solo in mountain bike mentre adesso potrebbe essere definito un poli-atleta.
Ha una passione masochista per le uscite avventurose che prevedono enormi dislivelli e distanze esagerate. Dal 2020 è diventato un cyborg a causa di un infortunio sul longboard.

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