Località di partenza: spiaggia erbosa a Isella (Lecco)
Tempo di percorrenza complessiva: 1.5 / 2 ore
Distanza percorsa: 5,5 km
Attrezzatura: kayak e pagaie
Balneabilità: si
Valutazione:
Impegno fisico:
Punti di approdo: varie spiagge erbose lungo la costa – zona pista ciclabile
Un pomeriggio di metà ottobre, due ricci sportivi miracolosamente liberi dal lavoro, un kayak e due pagaie che chiamavano dalla taverna. E’ partita così, quasi per caso, una deliziosa pagaiata in un pomeriggio autunnale.
La meta scelta per questa pagaiata è il Lago di Annone, comodamente raggiungibile tramite la SS36, con uscita Civate. Poco dopo l’uscita, proseguendo, si trovano due parcheggi: il primo lungo la pista ciclabile, il secondo (più ampio) poco oltre la rotonda che si incontra (prestare attenzione agli orari di apertura e chiusura della sbarra).
A qualche centinaia di metri dal parcheggio, una bella spiaggia erbosa è lì, pronta ad accogliere pagaiatori e pescatori. Prestando attenzione a non intralciare quest’ultima categoria, predisponiamo il materiale e iniziano a gonfiare il kayak, chiudere le pagaie e legare i giubbotti salvagente.
L’avventura inizia con i primi passi in acqua fredda: i piedi non si scalderanno più fino a fine giro. Procediamo però intrepidi e prendiamo il largo con poche pagaiate. Per questa volta abbiamo deciso di procedere in senso antiorario.
Con i volti illuminati dal sole pomeridiano (caldo, ma non troppo) ci accostiamo ai canneti e a strane costruzioni in legno; sorpassiamo gruppi di papere finte che galleggiano sull’acqua e, sospinti dalle correnti, pagaiamo beati.
Lasciato il rumoroso traficco della SS36 che scorre di fianco al lago, proseguiamo in un clima più tranquillo e paradisiaco sul versante opposto del lago. A fianco è possibile percorrere una pista ciclabile, dalla quale ci osservano incuriositi (con tanto di ripresa video).
Si arriva poi al punto in cui un imbuto conduce all’altra metà del lago di Annone, proprio accanto e collegato a quello che stiamo percorrendo. Vista l’ora tarda decidiamo però di proseguire e chiudere il giro di questo lago, lasciando l’esplorazione dell’altro per le prossime uscite. Tiriamo dritto verso la casa eretta a poca distanza dalle sponde, dove ci accoglie un minaccioso latrato di cani, non molto contenti di vederci.
Lungo tutto il giro procediamo a tratti a zig zag per evitare le canne dei pescatori, che quasi invisibili si interpongono sulla linea di costa. Sono presenti anche numerose castagne d’acqua, che creano zone più stagnanti da circumnavigare abilmente.
In circa 1 ora e mezza terminiamo il giro completo del lago, ritornando alla spiaggia da cui eravamo partiti. Una volta sgonfiato il mezzo, l’abbiamo lasciato asciugare poggiandolo su particolari costruzioni in pietra che costellano il prato, godendoci così uno stupendo tramonto: gli ultimi raggi dorati ci hanno salutato tra le onde mentre tornavamo verso la macchina.