Il giro completo del Lago di Garda

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Località di partenza: Desenzano del Garda (BS)
Dislivello salita totale: 830m
Tempo di percorrenza complessivo: 7 ore
Quota massima raggiunta: 197 m
Distanza percorsa: 150 km
Valutazione:

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Impegno fisico:
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Punti di appoggio: numerosi paesi affacciati sul lago
Presenza di acqua: fontanelle nei principali centri abitati
Riassunto itinerario: Desenzano del Garda > Manerba del Garda > Salò > Toscolano Maderno > Limone sul Garda > Riva del Garda > Malcesine > Garda > Peschiera del Garda > Sirmione > Desenzano del Garda

Il giro del Lago di Garda è una lunga pedalata percorribile tutto l’anno. Il nostro consiglio è quello di evitare i giorni festivi per evitare il traffico di turisti che può risultare pericoloso in alcune sezioni dell’itinerario. In settimana il traffico è ridotto e la famosa passerella di Limone del Garda è meno frequentata da pedoni. Attenzione! È obbligatorio avere con sé delle luci per essere visibili nelle numerose gallerie attraversate.

Lasciamo l’auto nel parcheggio gratuito del centro sportivo “Tre Stelle” a pochi passi dal lago e dal centro di Desenzano del Garda. Abbiamo deciso di percorrere il periplo del lago in senso orario così da essere sempre affacciati sull’acqua e avere più facilità nell’imboccare le varie ciclabili lungo il percorso.

Se si vuole inseguire la performance e mantenere una media elevata consiglio di restare sulle strade statali mentre noi abbiamo deciso di imboccare alcune ciclabili che rendono più faticosa e lenta la progressione ma regalano una pedalata più turistica. Passiamo dal centro di Desenzano del Garda e proseguiamo lungo la costa risalendo a Manerba del Garda e poi attraversiamo la penisola di San Felice del Benaco prima di ricollegarci alla SS45bis che esce da Salò e prosegue lungo la sponda occidentale del lago.

Dopo Tuscolano Maderno c’è il tratto con più dislivello del giro e iniziano le famigerate gallerie. Accendiamo le lucine e pedaliamo veloci per attraversarle il prima possibile. Sono gallerie lunghe e poco illuminate, non adatte alle bici ma non abbiamo scelta. Testa bassa e pedaliamo fino ad uscire a Limone sul Garda. Qui raggiungiamo il lungolago e il centro storico e seguiamo le indicazioni per la ciclopedonale per scoprire che la famosa passerella inizierà circa 3km più in là, a bordo della SS45bis. Nel caso andiate a fare questo giro in alta stagione consiglio di non raggiungere il lungolago di Limone ma di proseguire sulla strada statale fino ad incontrare, sulla destra, l’inizio della pista ciclabile.

La famosa ciclopedonale sospesa sul lago di Garda è affascinante e panoramica, ma sbocca nuovamente sulla strada statale e questo la rende fine a se stessa, in pratica non arriva da nessuna parte. Usciti nuovamente in strada, di fronte ad un monumento commemorativo, pedaliamo verso nord attraversando il confine con il Trentino Alto-Adige e qualche galleria e raggiungendo la cima del lago: Riva del Garda.

Si può decidere di passare dal centro città e raggiungere la riva del lago dove si pedala su una bella ciclabile che porta fino al porto. Superato il parcheggio seguiamo la ciclabile verso Torbole. Inizia la “ridiscesa” verso sud. Rispetto alla sponda occidentale, quella orientale ci dà due possibilità: restare sulla SR249 oppure seguire una ciclopedonale in riva al lago. La prima opzione è sicuramente la più rapida, la seconda è più “turistica”.

Dalla regione Trentino Alto Adige entriamo in Veneto. Superiamo i paesi di Malcesine, Castelletto, Torri del Benaco, Garda. Dopo Garda si rientra un po’: tra noi e il lago si interpongono i parchi divertimenti di Caneva e Gardaland e si raggiunge Peschiera del Garda. Attraversiamo Porta Verona e pedaliamo verso ovest direzione Sirmione. La penisola di Sirmione si può evitare e risparmiare circa 5 km di pedalata (2,5km ad andare e altrettanti a tornare), ma abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno e raggiungiamo l’ingresso del Castello Scaligero (oltre la zona diventa solo pedonale).

Torniamo indietro e raggiungiamo in pochi minuti Desenzano del Garda da dove siamo partiti esattamente 150km prima.

About the author

Va in montagna da sempre ma dagli anni del liceo, e poi dell'università, la scimmia ha cominciato a farsi sentire sempre più forte. All'inizio solo in mountain bike mentre adesso potrebbe essere definito un poli-atleta.
Ha una passione masochista per le uscite avventurose che prevedono enormi dislivelli e distanze esagerate. Dal 2020 è diventato un cyborg a causa di un infortunio sul longboard.

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