Braccobaldo da Prati dell’O

Download file: Braccobaldo_da_prati_dell_O.gpx

Località di partenza: Dubino (SO)
Dislivello salita totale: 1173 m
Tempo di percorrenza complessivo: 3-4 ore
Quota massima raggiunta: 1255m, monte Foffricio
Distanza percorsa: 22,90 km
Valutazione:

* * * * *

Impegno fisico:
* * * * *

Punti di appoggio: no
Presenza di acqua: numerose fontanelle lungo tutta la salita e agli alpeggi in discesa
Riassunto itinerario: Dubino > Cino > Prati dell’O > monte Foffricio > alpe La Piazza > San Giuliano > Dubino

Itinerario all-mountain in bassa Valtellina. La salita da Cino al bivio per Prati dell’O presenta rampe belle ripide ma tutte fattibili con buona gamba. La discesa è un sentiero ben mantenuto dall’associazione 360ValtellinaBike che interseca o percorre il sentiero Walter Bonatti che da Dubino sale al monte Bassetta e va oltre. Ne consiglio la percorrenza da asciutto e, data l’esposizione a sud dell’intero itinerario, si gode maggiormente nelle mezze stagioni o negli inverni caldi (come questo Gennaio 2024).

Lasciamo l’auto al parcheggio del cimitero di Dubino e iniziamo a pedalare dalla rotonda verso via Cimitero e poi a destra in via Maggiore, che diventa via Roma dopo aver superato un torrente e la seguiamo fino a raggiungere l’incrocio da cui, svoltando a sinistra, verso monte, iniziano una serie di tornanti che ci portano al paese di Cino.

Attraversare l’abitato di Cino è un’impresa per chi ha fiato e gambe. Dalla chiesa si prende la strada che sale ripida tra le case e poi diventa ripidissima fino a giungere al campo sportivo in cima al paese.

Una fontanella ci dà la scusa per fermarci e prendere fiato.

Saliamo ancora pochi metri e poi seguiamo la strada asfaltata agro silvo pastorale che sale nel bosco e che, con tanti tornanti e rampe belle ripide, raggiunge un incrocio con un’altra strada asp che giunge dai prati Nestrelli. L’unica distrazione alla fatica è lo splendido panorama che si ha sulla Valtellina e sul monte Legnone. Al bivio svoltiamo a sinistra seguendo le indicazioni per Prati dell’O.

Con una strada sali-scendi raggiungiamo le case dei Prati dell’O. Dalla base del paese spingiamo la bici stando sul sentiero di pietre e cemento che costeggia il lato destro dell’Alpe (sguardo a monte), giunti alle case più alte iniziamo a traversare verso ovest tra le belle baite e passiamo davanti ad una cappella votiva.

Seguiamo il sentiero che esce dal paese, sempre pianeggiante, e si inoltra nel bosco.

Il single track corre nel bosco ed entra ed esce dalle valli. La nostra destinazione è il monte Foffricio che si raggiunge in breve. Dalla Palina segnaletica del monte Foffricio volgiamo lo sguardo verso sud e un sentiero segnato da bolli bianco-rossi ci invita a scendere fino a raggiungere l’alpe La Piazza, supero un paio di tornanti in nose press.

Scendiamo tra le case (fontana e pannello coi sentieri escursionistici in centro paese) e seguiamo le tracce del sentiero che entrano nel bosco, verso sud, fino ad incrociare la strada asfaltata.

Da qui inizia il divertimento.

Il sentiero Braccobaldo è una goduria da percorrere in mountainbike. Ci sono saltini, “ripidoni”, tratti scorrevoli e altri più tecnici. I principianti potrebbero avere qualche difficoltà in alcuni tratti ma c’è sempre un modo per evitare i passaggi più ostici. Sbuchiamo su asfalto e rientriamo nel sentiero qualche metro più a monte, in ogni caso se si seguono i bolli del sentiero Bonatti e le tracce del passaggio di altre mtb non c’è il rischio di perdersi.

Usciti nella radura dei ruderi di San Giuliano si tiene leggermente la sinistra e si rientra nel bosco, qui il sentiero è meno lavorato e più un single track naturale che ci porta nei pressi di una vecchia cava abbandonata.

Un tratto pianeggiante porta poi sull’ultimo segmento del sentiero che esce nella parte alta di Dubino, nei pressi del monastero di Dubino, ora diventato un B&B.

Scendiamo una scalinata e seguiamo la strada asfaltata fino a tornare al parcheggio del cimitero, visibile dal momento in cui usciamo dal bosco.

About the author

Va in montagna da sempre ma dagli anni del liceo, e poi dell'università, la scimmia ha cominciato a farsi sentire sempre più forte. All'inizio solo in mountain bike mentre adesso potrebbe essere definito un poli-atleta.
Ha una passione masochista per le uscite avventurose che prevedono enormi dislivelli e distanze esagerate. Dal 2020 è diventato un cyborg a causa di un infortunio sul longboard.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *