Monte Bassetta e Costiera dei Cech

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Località di partenza: parcheggio campo sportivo, Cino SO (537 m)
Dislivello salita totale: 1440 m
Tempo di percorrenza salita/complessivo 2.5 ore / 5 ore
Quota massima raggiunta: 1818 m, passo Culmine
Distanza percorsa: 17,6 km
Attrezzatura: normale da escursionismo
Valutazione:

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Impegno fisico:
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Punti di appoggio: rifugio Brusada (chiuso, chiedere le chiavi)
Presenza di acqua: fontanella acquedotto Cino, fontana ai Prati dell’O, fontana al rifugio Brusada
Riassunto itinerario: Cino > Prati dell’O > monte Foffricio > monte Bassetta > passo Culmine > rifugio Brusada > strada tagliafuoco > Prati Nestrelli > Cino

La Costiera dei Cech è quella zona della bassa Valtellina compresa tra la Valchiavenna e la Valmasino. Si tratta di un’area affacciata a sud, ricca di paesini, baite, terrazzamenti. Meta ideale al termine della stagione invernale perché, grazie alla sua esposizione, troviamo sentieri riscaldati dal sole e sgombri di neve quando i versanti nord sono ancora imbiancati. Abbiamo deciso di fare una camminata per conoscere meglio questo territorio che non avevamo mai battuto e ne siamo rimasti piacevolmente sorpresi.

Lasciamo l’auto in uno dei numerosi parcheggi sopra l’abitato di Cino, dove c’è un campo sportivo. Si segue la ripida cementata che sale in direzione “Prati dell’O” e che diventa poi un bel sentiero e passiamo davanti ad una cappella da cui iniziamo ad intuire che il panorama sulla Valtellina e sul monte Legnone di fronte a noi può solo migliorare salendo. Non ci sono varianti, questo ci permette di godere l’escursione senza pensare troppo al sentiero.

Giunti ai Prati dell’O, attraversiamo le belle baite in pietra e i prati curati, imboccando un sentierino che ci porta fino ad una palina segnaletica con le indicazioni per il monte Bassetta verso destra e il paese di La Piazza a sinistra. Facciamo una breve deviazione a sinistra per salire sul monte Foffricio dove c’è un ripetitore da cui si gode una vista magnifica sul sottostante Lago di Mezzola e della Valchiavenna. Torniamo quindi alla palina segnaletica e prendiamo il sentiero che sale verso il monte Bassetta.

Si percorre, in questo tratto, il sentiero Walter Bonatti fino alla vetta del Monte Bassetta.

Verso nord vediamo la forma squadrata del Sasso Manduino e la piramide frastagliata del Pizzo Stella, verso ovest la punta nord del Lago di Como, verso sud la Valtellina e il magnifico Legnone, verso est il monte Brusada.

Ora, all’altezza dell’alpeggio del monte Bassetta, prendiamo il meraviglioso e stretto sentiero a mezzacosta che va verso est sino al Passo del Culmine e poi prosegue verso il rifugio Brusada. È totalmente esposto a sud e si sta benissimo baciati dal sole di fine Febbraio.

Giunti al rifugio ci concediamo una sosta e poi scendiamo lungo il ripido sentiero che porta fino alla strada tagliafuoco che attraversa la costiera dei Cech. La prendiamo in direzione dei Prati Nestrelli e, appena sotto al gruppo di case, prendiamo il sentierino che porta nuovamente alla strada cementata percorsa la mattina e all’abitato di Cino.

About the author

Va in montagna da sempre ma dagli anni del liceo, e poi dell'università, la scimmia ha cominciato a farsi sentire sempre più forte. All'inizio solo in mountain bike mentre adesso potrebbe essere definito un poli-atleta.
Ha una passione masochista per le uscite avventurose che prevedono enormi dislivelli e distanze esagerate. Dal 2020 è diventato un cyborg a causa di un infortunio sul longboard.

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