Traversata bassa delle Grigne variante RicciSportivi

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Località di partenza: Ballabio LC (720m)
Dislivello salita totale: 800m
Tempo di percorrenza complessivo: 3 ore
Quota massima raggiunta: 1370m
Distanza percorsa: 22 km
Valutazione:

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Impegno fisico:
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Punti di appoggio: il forno della Grigna, rifugio Soldanella
Presenza di acqua: fontanella ai piani dei Resinelli, sasso dell’acqua, chiesetta del Sacro Cuore
Riassunto itinerario: Ballabio > Piani dei Resinelli > Rif. Soldanella > Traversata Bassa > Cascina Vecchia > Piazza Spinola > Cornisella > chiesetta del Sacro Cuore > Balisio > ciclabile > Ballabio

Itinerario all-mountain vario, si alternano tratti tecnici a tratti flow. Dato il dislivello e la distanza contenute, questo giro soddisferà sia i biker più esperti, sia i principianti (che dovranno fare qualche tratto in più a piedi).

L’ho definita la “variante RicciSportivi” perché non ricalca esattamente gli itinerari che si possono trovare online riguardo la traversata bassa delle Grigne in mountainbike, ma ho creato un percorso che permettesse di evitare una lunga salita di portage e che rimanesse il più pedalabile possibile.

Lasciamo l’auto in uno dei parcheggi gratuiti di Ballabio e si comincia a pedalare in salita lungo la strada asfaltata che, con i famosi 14 tornanti, porta dal fondovalle ai Piani dei Resinelli.

Giunti all’inizio dei piani, svoltiamo a destra seguendo le indicazioni per Rifugio Soldanella, pedalando in salita passando di fronte al forno della grigna e proseguendo lungo via Carlo Mauri.

Si segue la strada, dapprima asfaltata, poi sterrata, fino al laghetto dell’Alpe Mus’cera, dove un’evidente palina segnaletica (vedi galleria) indica la svolta a sinistra e l’inizio della Traversata Bassa.

Il sentiero è prevalentemente flow, con rari tratti di radici affioranti e gradini nel bosco. A circa metà della traversata dobbiamo scendere dalla bici e spingerla lungo un bellissimo ghiaione che parte dal cuore delle Grigne e scende verso valle. Il sentiero prosegue e scorre sotto le nostre ruote facendoci stampare in faccia un sorriso a trentadue denti! Si supera il sasso dell’acqua e una stalla.

Giunti alla Cascina Vecchia, non proseguiamo lungo la traversata bassa (che da qui sarebbe tutta in salita e impedalabile) ma scendiamo su un sentiero che dapprima è un po’ sassoso, poi migliora e ci porta ad attraversare il torrente Pioverna e il torrente Valle di Parolo. Un ripido strappo in salita ci porta su evidente sentiero cementato. Si svolta a destra per neanche 100 metri e si imbocca a sinistra un sentiero direzione Piazza Spinola. Il sentiero è pianeggiante e super scorrevole, una goduria da fare a piena velocità.

Sbuchiamo su un prato e seguiamo le indicazioni per Cornisella. Anche questo tratto è pedalabile e flow. Giunti al ponte sul torrente Cornisella, una ripidissima rampa ci porta su una bella stradina in mezzo a delle baite da favola. Svoltiamo a destra e seguiamo la strada fino a che non finisce.

Scendiamo costeggiando una siepe e seguendo le indicazioni per Balisio.

Quest’ultimo tratto di sentiero è divertente e anche molto stretto (attenzione ai pedoni che potrebbero salire) e ci porta sulla carrozzabile cementata va da via Grassi Lunghi a Brunino. I sentieri sono finiti, ma non la discesa.

Percorriamo verso valle la strada cementata prima e sterrata poi fino a giungere alla chiesetta del Sacro Cuore dove possiamo togliere le protezioni e rinfrescarci alla fontanella.

La discesa prosegue verso Balisio su ampia strada (attenzione alle auto). Giunti alla SP 62 della Valsassina prendiamo il sottopasso e andiamo sull’altro lato dove comincia un tratto di ciclabile (in teoria chiusa ma si passa tranquillamente lo stesso) fino a sbucare in corrispondenza dell’isola ecologica di Ballabio.
Attraversiamo la strada provinciale e rientriamo nel paese di Ballabio, raggiungendo il parcheggio da dove siamo partiti.

About the author

Va in montagna da sempre ma dagli anni del liceo, e poi dell'università, la scimmia ha cominciato a farsi sentire sempre più forte. All'inizio solo in mountain bike mentre adesso potrebbe essere definito un poli-atleta.
Ha una passione masochista per le uscite avventurose che prevedono enormi dislivelli e distanze esagerate. Dal 2020 è diventato un cyborg a causa di un infortunio sul longboard.

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