Ballabio Triple crown

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Località di partenza: Ballabio (LC)
Dislivello salita totale: 2000 m
Tempo di percorrenza complessivo: 4 ore / 5.5 ore
Quota massima raggiunta: 1278 m Piani dei Resinelli
Distanza percorsa: 71 km
Valutazione:

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Impegno fisico:
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Punti di appoggio: l’auto lasciata a Ballabio può essere un punto ristoro
Presenza di acqua: numerose fontanelle lungo la salita alla Culmine, fontanella alla chiesa dei Piani dei Resinelli
Riassunto itinerario: Ballabio > Colle di Balisio > Culmine San Pietro > Colle di Balisio > Ballabio > Piani dei Resinelli > Ballabio > Forcella di Olino > cartello Morterone dopo la galleria > Forcella di Olino > Ballabio

La Ballabio Triple Crown è un’idea di GioPirotta che definisce nel suo sito le regole della sfida:

Le regole che mi sono balenate in testa sono molto semplici:

1) il punto di partenza della Ballabio Triple Crown è Ballabio (incredibile, chi l’avrebbe mai detto?)

2) si raggiunge Colle Balisio e si affronta il Culmine di San Pietro (1258 m) – 1st CROWN

3) si torna indietro e si va verso Morterone (1169 m) fino al cartello dopo la galleria – 2nd CROWN

4) si torna indietro e si sale fino ai Piani dei Resinelli (1280 m) – 3rd CROWN

5) si torna indietro per l’ultima volta a Ballabio dove la sfida si conclude

Come già detto, l’importante è toccare Ballabio all’inizio, seguire il percorso descritto e concludere nuovamente a Ballabio, prima e dopo fate un po’ il cazzo che vi pare!

Così, tornati da poco dal Sellaronda Bike day, decidiamo di tenere le gambe allenate e tentare di conquistare le tre corone. Decidiamo di seguire un ordine diverso, partendo con la Culmine di San Pietro, poi i Piani dei Resinelli ed infine Morterone.

Lasciata l’auto a Ballabio iniziamo la pedalata. In settimana le strade ai passi sono più sgombre che nei weekend, così, salvo la provinciale della Valsassina fino al Colle di Balisio, ad ogni salita ci troviamo ad essere tranquilli senza troppe auto. Affrontiamo la prima salita ancora freschi, dopo la funivia di Moggio la strada si fa più stretta ma ci immergiamo maggiormente nel verde e raggiungiamo in un’oretta e mezza la Culmine San Pietro.

La discesa è decisamente più veloce. Decidiamo di intraprendere subito la salita ai Piani dei Resinelli, la più breve ma con pendenze più elevate. Seguiamo i 14 tornanti con la testa bassa ma per fortuna man mano che si sale anche il caldo viene mitigato da una leggera brezza. Arrivati ai Piani dei Resinelli raggiungiamo la fontanella adiacente la chiesetta e ci versiamo un po’ di acqua in testa per sbollirci.

La discesa è di nuovo bella veloce e in men che non si dica siamo di nuovo a Ballabio. Passiamo dall’auto parcheggiata dove abbiamo lasciato due barrette e due gel energetici, li prendiamo e ripartiamo per l’ultimo passo.

Alla rotonda di Ballabio si scende per qualche centinaio di metri e si seguono le indicazioni sulla sinistra per Morterone SP 63. Questa salita è proprio piacevole perché la pendenza è sempre ridotta e quindi si pedala senza troppo sforzo. L’unica pecca è che è parecchio lunga e, una volta scollinati presso la forcella di Olino, c’è ancora qualche chilometro da fare prima di arrivare al cartello Morterone, dopo una galleria (come dicono le regole).

A questo punto facciamo dietrofront e torniamo a Ballabio soddisfatti per la conquista della corona, anzi, della tripla corona.

About the author

Va in montagna da sempre ma dagli anni del liceo, e poi dell'università, la scimmia ha cominciato a farsi sentire sempre più forte. All'inizio solo in mountain bike mentre adesso potrebbe essere definito un poli-atleta.
Ha una passione masochista per le uscite avventurose che prevedono enormi dislivelli e distanze esagerate. Dal 2020 è diventato un cyborg a causa di un infortunio sul longboard.

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