Località di partenza: Samolaco (236 m)
Dislivello salita totale: 122 m
Tempo di percorrenza: 2 ore
Distanza percorsa: 7,75 km
Attrezzatura: normale da escursionismo
Valutazione:
Impegno fisico:
Punti di appoggio: nessuno
Presenza di acqua: no
Riassunto itinerario: Samolaco > San Fedelino > lago di Novate > San Fedelino > Samolaco
Per raggiungere la località di partenza, occorre lasciare la SS36 dello Spluga seguendo le indicazioni per Samolaco. Si imbocca un sottopasso sulla sinistra, prendendo la cosiddetta strada Trivulzia. Proseguendo si raggiunge il Ponte Nave, sul fiume Mera. Poco oltre si svolta di nuovo a sinistra, seguendo le indicazioni per San Fedelino. Poco oltre, sempre sulla sinistra, si imbocca una strada sterrata che in breve porta alla chiesa medievale di San Giovanni dell’Archetto. Qui è possibile lasciare l’auto.
Da qui può iniziare la tranquilla camminata che in breve tempo condurrà al tempietto di San Fedelino. Si supera un ponticello e si imbocca il sentiero sterrato che scorre dapprima accanto al fiume Mera. Il sentiero è ben segnalato, quasi tutto in piano. Non risulta tuttavia mai noioso perché si viene colpiti da variegati scorci sul paesaggio circostante: il lago, la piana del Mera, le aspre vette.
Si raggiunge poi un bivio che ci pone di fronte a due possibilità: proseguire in piano fino oppure salire verso la strada Regina (entrambe conducono al tempietto di San Fedelino, come viene qui raccontato proprio da noi: https://riccisportivi.altervista.org/wordpress/escursioni/san-fedelino-e-stagno-di-peschiera).
Decidiamo quindi di proseguire lungo il pianeggiante sentiero. Superato un altro ponte, un breve tratto di dislivello, e ripide scale in legno, raggiungiamo infine il tempietto di San Fedelino (visitabile all’interno solo nei giorni aperti al pubblico). Questo tempietto, il cui nome deriva da una leggenda, sembra guardare con occhi placidi il fiume che scorre davanti a lui. Sul prato è possibile fare una breve sosta, un pic- nic e un po’ di riposo.
Proseguendo poco oltre il tempietto, a circa 300 m, sempre in piano, si raggiunge il lago di Novate, contornato da un lembo di spiaggia sabbiosa. Si possono fare gli ultimi passi sul molo galleggiante per tornare poi tranquilli a terra.
Il ritorno avviene per la stessa via dell’andata. Risulta complessivamente una tranquilla passeggiata, adatta a tutti, anche ai bambini (solo in alcuni punti potrebbe essere necessaria una maggiore attenzione).