Giro della Valvarrone

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Località di partenza: Bellano LC
Dislivello salita totale: 1240 m
Tempo di percorrenza complessivo: 2 ore / 3 ore
Quota massima raggiunta: 1007 m
Distanza percorsa: 45 km
Valutazione:

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Impegno fisico:
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Punti di appoggio: bene o male nei paesi lungo il percorso c’è sempre un bar
Presenza di acqua: abbondanti fontanelle lungo il percorso
Riassunto itinerario: Bellano > Vendrogno > Narro > Casargo > Premana > Pagnona > Tremenico > Introzzo > Vestreno > Dervio > Bellano

Itinerario ad anello che si sviluppa attorno al Monte Muggio, tra Alta Valsassina, Valvarrone e Lago di Como. Si svolge tutto su strade asfaltate, anche se nella parte della Valvarrone in alcuni tratti il manto stradale è trascurato. Ideale nelle mezze stagioni o in estate se si parte presto.

A Bellano si può giungere in treno, in traghetto o in auto (pochi parcheggi gratuiti disponibili, la gran maggioranza sono a pagamento).

Dall’imbarcadero ci dirigiamo a pedalare subito in salita seguendo le indicazioni per Vendrogno. La strade sale a tornanti con pendenze mai troppo elevate, questo ci permette di tenere una buona media. Dato che buona parte della salita ricalca la salita per raggiungere l’Alpe Giumello, sono presenti numerosi cartelli che indicano la pendenza media dei chilometri che si vanno via via ad affrontare.

La strada principale è una ed è poco trafficata. Si supera la chiesa di Pradello, il paese di Vendrogno e si continua a salire verso Mornico e Narro.
Da Narro si scende velocemente a Indovero e poi, appena prima di entrare in Casargo, si tiene la sinistra e si sale direzione Premana.

Superata la chiesetta di Santa Margherita, si valica in Valvarrone e si scende fino al ponte sul fiume Varrone, sotto Premana.

Da qui si ricomincia a salire, dirigendoci verso il lago e attraversando tutta la Valvarrone. La strada si fa via via più stretta e malmessa fino a Tremenico, poi torna a migliorare.

Da Vestreno si scende lungo numerosi tornanti fino ad arrivare alle spalle di Dervio, dove svoltiamo verso sud lungo la SP72 lungolago e in pochi chilometri siamo di nuovo a Bellano (attenzione, in questo ultimo tratto si attraversa una galleria buia, consigliamo luci per farsi vedere dalle auto).

About the author

Va in montagna da sempre ma dagli anni del liceo, e poi dell'università, la scimmia ha cominciato a farsi sentire sempre più forte. All'inizio solo in mountain bike mentre adesso potrebbe essere definito un poli-atleta.
Ha una passione masochista per le uscite avventurose che prevedono enormi dislivelli e distanze esagerate. Dal 2020 è diventato un cyborg a causa di un infortunio sul longboard.

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