Periplo del Lago di Como

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Località di partenza: Lecco (parcheggio Bione)
Dislivello salita totale: 1050m
Tempo di percorrenza complessivo: 8 ore
Quota massima raggiunta: 290m
Distanza percorsa: 166 km
Valutazione:

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Impegno fisico:
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Punti di appoggio: paesi intorno al lago
Presenza di acqua: poche fontanelle, rifornimenti nei vari paesi attraversati
Riassunto itinerario: Lecco > Bellagio > Lezzeno > Nesso > Blevio > Como > Cernobbio > Moltrasio > Laglio > Argegno > Sala Comacina > Tremezzo > Menaggio > Dongo > Gravedona > Gera Lario > Colico > Dervio > Bellano > Varenna > Lierna > Mandello del Lario > Abbadia Lariana > Lecco

Il grande classico del periplo del lago di Como: vari tratti erano già stati lambiti dalle nostre ruote, oggi però decidiamo di percorrerlo nella sua interezza.

Lasciamo l’auto nel parcheggio di Lecco Bione, molto comodo, spazioso e gratuito. E’ quasi l’alba, c’è una luce soffusa e un venticello di fine settembre che ci accolgono nelle prime pedalate. Decidiamo di percorrerlo in senso antiorario, per avere sempre il lago al nostro fianco. Direzione Bellagio: prendiamo prima la pista ciclabile che ci conduce fuori da Lecco, poche persone girano per le vie della città e rapidamente ne usciamo, inoltrandoci verso Valmadrera. Con le luci accese, i sensi allertati e a gran velocità percorriamo le due gallerie in zona Moregallo, con qualche auto che sfreccia (un po’ troppo) vicino a noi. Superato questo primo scoglio, con ancora un vento semicaldo ad accompagnarci, proseguiamo, godendoci la vista del lago e delle cime appena inondate dalla tenue luce del sole. Ci sono vari saliscendi che ci permettono di scaldare per bene le gambe e di arrivare, già quasi un pochino stanchi, verso Bellagio. Una breve sosta per qualche foto e subito ripartiamo verso quella che sarà la nostra prima tappa di “riposo” mattutina. La strada che porta verso Como sembra non finire mai, anche questa condita da vari saliscendi. Attraversiamo vari paesini ancora addormentati, passiamo da Nesso, Pognana, Torno, Blevio, e, con gli ultimi residui di forze ci inoltriamo nella trafficatissima Como. E’ ormai metà mattina e molti turisti e auto affollano la città. Ci fermiamo per una breve pausa di rifornimento di energie sotto il tempietto dedicato ad Alessandro Volta.

Schivando turisti e auto cerchiamo di uscire dalla città indenni, la strada fino a Cernobbio risulta molto trafficata. Passiamo tra le auto in coda e guadagniamo la libertà verso Moltrasio. Il traffico diminuisce e possiamo pedalare verso i vari paesini posti sul lato comasco. In questo tratto si segue la vecchia strada regia, che ci permette di stare fuori dal traffico per la maggior parte del tempo, con splendidi scorci sul lago ormai illuminato appieno dalla luce del sole. I tratti più trafficati sono quelli in cui la nuova strada si riunisce alla vecchia. Ci sono varie gallerie, tutte evitabili con passaggi sulla destra creati appositamente per le bici che permettono di chiacchierare pedalando affiancati.

Verso Argegno la stanchezza comincia a fare capolino tra una pedalata e l’altra, la pausa pranzo però sarà concessa solo una volta arrivati in “cima” al lago. Così proseguiamo, attraversando Menaggio, Dongo, Gravedona, con quote di traffico più o meno alte. Finalmente, verso le 13, arriviamo a Gera Lario. Un grande prato con comode panchine ci attende: scendiamo finalmente dalle bici per una pausa più lunga, ci ricarichiamo un po’ di energie e siamo pronti per ripartire verso la sponda lecchese.

Attraversiamo il fiume Mera sul ponte del Passo, allontanandoci dalle sponde del lago. Sorpassiamo il fiume Adda in località Pian di Spagna e, dopo una pedalata in una zona più industriale, arriviamo a Colico, e ritorniamo sulle sponde del lago. Nel tratto lecchese seguiamo la vecchia strada, accompagnati soprattutto da moto e da una quantità di traffico maggiore, complice anche la bella giornata di fine settembre. Passiamo da Dervio, con la sua distesa di barche a vele; una brevissima sosta a Bellano in zona imbarcadero; attraversiamo la trafficata Varenna, giungiamo a Mandello del Lario e infine ad Abbadia Lariana. Questo ultimo tratto da Abbadia a Lecco si svolge sulla strada statale 36, un tratto abbastanza pericoloso, in quanto il traffico veicolare scorre accanto veloce e non c’è molto spazio per le nostre due ruote. Dopo esserci ripresi, incrociando le dita, lasciamo Abbadia e ci inoltriamo a gran velocità nei 2,5 km di ss36: in pochi minuti guadagniamo l’uscita Lecco Nord e ci buttiamo sulla pista ciclabile, incolumi, tirando un sospiro di sollievo.

Ora non resta che seguire la ciclabile che ci riporterà in centro a Lecco e da lì al parcheggio. Scendiamo dalle bici soddisfatti di questo impegnativo, ma anche soddisfacente, periplo. Il lago ci ha accompagnato durante tutti i km percorsi, offrendoci scorci e paesaggi incantevoli: dai colori pastello dell’alba, fino alla luce piena del mezzogiorno e poi giù, verso le ore pomeridiane.

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About the author

Cresciuta tra piacevoli estate montane: dalle prime timide passeggiate ad oggi, con lunghe camminate ed ampi dislivelli. Da pochi anni ha aggiunto le due ruote, per esplorare il mondo ad una velocità diversa. Tutto condito dalla passione per l'outdoor, gli splendidi paesaggi, le notti in tenda. I piedi sempre pronti a camminare e pedalare, gli occhi aperti per esplorare e conservare fotogrammi di esperienze.

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