La Magna Via Francigena

Download file: la_magna_via_francigena.gpx

Località di partenza: Palermo, Cattedrale
Dislivello salita totale: 5769m
Numero di giorni: 7
Tempo di percorrenza complessivo: 46 ore di cammino effettivo
Quota massima raggiunta: 1045m, Prizzi
Distanza percorsa: 210 km
Valutazione:

* * * * *

Impegno fisico:
* * * * *

Punti di appoggio: Paesi e attività commerciali lungo la Magna Via Francigena
Riassunto itinerario: Palermo > Monreale > Altofonte > Santa Cristina Gela > Tagliavia > Corleone > Prizzi > Castronovo di Sicilia > San Giovanni Gemini > Acquaviva Platani > Sutera > Campofranco > Milena > Racalmuto > Grotte > Comitini > Aragona > Joppolo Giancaxio > Agrigento

La Magna Via Francigena nasce da una visione di Davide Comunale, archeologo e ideatore dei Cammini Francigeni di Sicilia a cui va tutta la nostra stima. Ogni persona che ci ha accolto lungo il cammino ce ne ha parlato come un punto di riferimento e una guida. Grazie a lui e ai comitati che si occupano della manutenzione e dell’accoglienza lungo il percorso, alcuni paesini dell’entroterra siculo possono sopravvivere allo spopolamento e alla mancanza di lavoro che attanaglia queste terre.

Il percorso segue le “trazzere”, le vie che greci, normanni e arabi crearono per collegare i paesi della Sicilia. Questo articolo non vuole sostituirsi alle guide ufficiali che anche noi abbiamo consultato per intraprendere il viaggio.

In particolare ci siamo affidati:

QUANTO TEMPO CI ABBIAMO MESSO
Avendo a disposizione solamente una settimana di ferie, da sabato alla domenica successiva, abbiamo accorpato un paio di tappe per poterla percorrere in 7 giorni anziché 9, tenendoci l’intera giornata di sabato al termine del cammino per visitare con calma Agrigento e la Valle dei Templi e la domenica per lo spostamento a Palermo ed il volo di ritorno.

Le tappe sono state:

  1. Volo Milano-Palermo, visita a Palermo, pranzo a Monreale, notte a Contrada Rebuttone
    23,5 km e 929 m di dislivello
  2. Tappa Contrada Rebuttone – Corleone
    34 km e 1038 m dislivello
  3. Tappa Corleone – Prizzi
    22,7 km e 838 m di dislivello
  4. Tappa Prizzi – Castronovo di Sicilia
    26,8 km e 613 m di dislivello
  5. Tappa Castronovo di Sicilia – Sutera
    32,3 km e 1106 m di dislivello
  6. Tappa Sutera – Grotte
    27,8 km e 877 m di dislivello
  7. Tappa Grotte – Agrigento
    36,9 km e 969 m di dislivello
  8. Visita Valle dei Templi e Agrigento
  9. Trasferimento in treno Agrigento-Palermo e volo Palermo-Milano

I chilometri riportati sono solamente quelli della tappa, sono esclusi i chilometri fatti per visitare i paesi attraversati e quelli per andare a fare la spesa.

DOVE ABBIAMO DORMITO
Sul portale delle vie Francigene di Sicilia, nella sezione della Magna Via Francigena, è disponibile il file aggiornato con l’elenco delle accoglienze.

DOVE ABBIAMO MANGIATO
Abbiamo selezionato posti notte dove la colazione era compresa. A pranzo spesso abbiamo preso da mangiare dal panettiere nella città di inizio tappa o lungo il percorso dove abbiamo sempre trovato pizzette, arancine, panini farciti, focacce.
La sera, invece, siamo usciti a mangiare 2 volte e per le restanti cene abbiamo acquistato o al supermercato (nei paesi più grandi) o dai singoli commercianti (fruttivendolo, macellaio), venendo a contatto con la quotidianità del luogo.

PRECAUZIONI
Il caldo è la sfida più grande di questo cammino nell’entroterra siciliano. È d’obbligo avere occhiali da sole e un cappello con visiera o a tesa larga e portare sempre almeno 1,5 litri di acqua a testa (2 o 3 nei periodi più caldi), alcune fonti segnalate erano a secco.

Lungo il percorso capiterà di avere a che fare con i cani. Abbiamo incontrato cani randagi, cani pastore dove ci sono greggi e cani da guardia nei pressi delle masserie. La nostra strategia (come ci è stato suggerito la prima sera) è sempre stata quella di proseguire lungo il nostro cammino senza esitazione e senza guardarli negli occhi. Una volta usciti dal loro territorio, torneranno sui loro passi, dopo avervi abbaiato addosso ancora un po’. Tenere in mano un sasso (e far finta di lanciarlo) o un bastone può aiutare a dissuaderli dall’avvicinarsi troppo.

Dopo precipitazioni il terreno nei campi si attacca sotto la suola delle scarpe formando uno zoccolo di fango appiccicoso. Per fortuna il terreno asciuga in fretta ma tenete presente che potrebbe rallentare molto la velocità di avanzamento. Ci sono alcune varianti segnate da percorrere in caso di pioggia.

CONSIGLI SPARSI
La MVF è ben segnalata nel suo complesso ma consigliamo di richiedere le tracce gps perché qualche volta, vuoi per la vegetazione che cresce coprendo la segnaletica, vuoi perché i proprietari dei campi arano anche il sentiero, è necessario dare un’occhiata al GPS per sentirsi rassicurati di essere sulla giusta via. Come applicazione per avere le mappe offline e per caricare le tracce .gpx consiglio sempre MAPS.ME, disponibile sia per iOS che per Android.

State leggeri. Meno peserà lo zaino e più vi godrete il cammino, soprattutto se avete intenzione di accorpare alcune tappe come abbiamo fatto noi.

Abbiate tanta pazienza (soprattutto se siete abitanti di regioni come la Lombardia, dove la frenesia è di casa). Qui è normale aspettare qualche minuto in fila al supermercato perché la cassiera deve raccontare alla sua amica le ultime novità oppure, nei paesi, venire fermati dagli anziani del bar che hanno voglia di scambiare due chiacchiere con i forestieri (non ne vedono molti, gli farà un piacere immenso se gli dedicherete un po’ del vostro tempo). Sarete ripagati con un’immensa ospitalità, così come è successo a noi.

Adattatevi alla scansione della giornata tipica dei paesi più caldi. Le maggior parte delle attività aprono tutte presto (alcuni panettieri già dalle 6:30 del mattino), chiudono attorno alle 13:00. Poi riaprono alle 17:00 fino alle 20:00.
Valgono anche le aperture di chiese e musei. A noi è capitato di arrivare in alcuni paesi nel primo pomeriggio trovandoli deserti, dei veri e propri paesi fantasma. Per poi scoprire un’intensa vita dopo le 17:00.

Ricordatevi di richiedere la credenziale del viandante prima di partire e di tenere con voi la lista dei luoghi dove poterla timbrare. Ad Agrigento il MuDiA (Museo Diocesano di Agrigento) dove ritirare il Testimonium presentando la credenziale con i timbri è aperto solo dalle 10:00 alle 13:00. Quindi fate bene i conti dei tempi dell’ultima tappa.

Le stagioni ideali per percorrere la MVF sono la primavera e l’autunno tenendo presente che quest’ultima stagione ha le giornate corte. Noi abbiamo camminato in maglietta e pantaloni corti tutti i giorni a inizio Novembre (ci hanno detto che quest’anno il caldo era anche eccessivo per il mese corrente, ma sicuramente non sbaglio nel consigliare Ottobre come mese di percorrenza del cammino). La sera potrebbe fare freddo, ad esempio a Prizzi si è pur sempre a 1000m di altitudine.

Se avete percorso (come abbiamo fatto noi) anche il cammino di Santiago, vi renderete conto che la Magna Via Francigena è un cammino “in erba”, con tantissime potenzialità. Spero siano sempre di più le persone che la percorreranno per far sì che si sviluppi ancora di più. Se pensi di andare a farla e hai altre domande, facci sapere nei commenti.

About the author

Va in montagna da sempre ma dagli anni del liceo, e poi dell'università, la scimmia ha cominciato a farsi sentire sempre più forte. All'inizio solo in mountain bike mentre adesso potrebbe essere definito un poli-atleta.
Ha una passione masochista per le uscite avventurose che prevedono enormi dislivelli e distanze esagerate. Dal 2020 è diventato un cyborg a causa di un infortunio sul longboard.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *