Lago Belviso

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Località di partenza: parcheggio Ponte Frera (1373m)
Dislivello salita totale: 170m
Tempo di percorrenza complessivo: 3 ore con bambini
Quota massima raggiunta: 1490m
Distanza percorsa: 13,5km
Attrezzatura: normale da escursionismo
Valutazione:

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Impegno fisico:
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Punti di appoggio: nessuno
Presenza di acqua: no
Riassunto itinerario: parcheggio ponte Frera > diga > sentiero > ponticello opposto alla diga > sentiero > diga > parcheggio ponte Frera

La Val Belviso è situata nel territorio della Media Valtellina, per raggiungerla occorre staccarsi dalla ss38 dello Stelvio a Tresenda imboccando la strada che sale verso l’Aprica; prima di raggiungerla si imbocca una stradina in discesa sulla destra che porta al Ponte di Ganda. La strada procede alternando tratti asfaltati e tratti sterrati fino al rifugio Cristina (1255 m), da qui si prosegue fino a raggiungere il parcheggio di Ponte Frera (1373m), dove, superato il ponte, si può lasciare l’auto (si consiglia auto non troppo bassa, presenza di numerose buche sulla strada sterrata).

Inizia qui l’escursione, che parte subito in pendenza, con un’ampia carreggiata in terra battuta. Ci si inoltra nel bosco e iniziano a comparire le prime statue scavate nel legno di gnomi, vecchi barbuti e animali. L’atmosfera si fa fiabesca e si procede fino alla diga di Frera, costruita negli anni ’50 e con una capacità del bacino di oltre 50 milioni di metri cubi d’acqua.

Da questo punto in poi la strada procede pianeggiante, su un sentiero battuto, con scorci sul lago turchese, che appare sulla destra. Sono presenti dei parapetti a lato un piccolo guado, facilmente superabile.

Il lago di Belviso (1485 m) è un lago alpino artificiale, il più grande delle Alpi Orobie, sia in termine di superficie che di volume. La camminata procede tranquilla, immersi nel silenzio; il sentiero non presenta ostacoli ed è possibile percorrerlo anche con passeggini da trekking o in bicicletta.

Giunti in “cima” al lago, nella sua punta più distale, opposta alla diga, c’è una piccola cascatella e un ponte. Da qui è possibile proseguire per sentieri più impegnativi. Per chi vuole terminare la sua tranquilla escursione, è possibile scendere verso le sponde del lago. Poco prima del ponte un sentiero nascosto si inoltra nell’erba e tra le piante, seguendo in direzione lago è possibile arrivare ad una spiaggetta, fino a immergere i piedi nel gelido lago e rifocillarsi.

La via del ritorno è la medesima dell’andata, in quanto non è possibile proseguire in piano sull’altra sponda. Ripercorrendo il sentiero si torna quindi alla diga e, dopo l’ultima discesa, al parcheggio.

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Cresciuta tra piacevoli estate montane: dalle prime timide passeggiate ad oggi, con lunghe camminate ed ampi dislivelli. Da pochi anni ha aggiunto le due ruote, per esplorare il mondo ad una velocità diversa. Tutto condito dalla passione per l'outdoor, gli splendidi paesaggi, le notti in tenda. I piedi sempre pronti a camminare e pedalare, gli occhi aperti per esplorare e conservare fotogrammi di esperienze.

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