Località di partenza: Rancio Alto (LC) (341 m)
Dislivello salita totale: 640 m
Tempo di percorrenza salita/complessivo 1.5 ore / 2.5 ora
Quota massima raggiunta: 1029 m
Distanza percorsa: 6,3 km
Attrezzatura: kit da ferrata
Valutazione:
Impegno fisico:
Punti di appoggio: nessuno
Presenza di acqua: nessuna
Riassunto itinerario: Rancio Alto > sentiero 58 > ferrata > cima Medale > sentiero per San Martino > Rancio Alto








Ferrata con grande esposizione verticale, esposta a sud e quindi ottima da percorrere anche nelle stagioni più fredde, in estate ci si sente lucertole al sole. Dopo i lavori di messa in sicurezza terminati nel 2022 (che hanno coinvolto anche gamma 1 e gamma 2), la ferrata si presenta ammodernata e più accessibile, ma senza esser stata troppo snaturata. Divertente da percorrere ma non da prendere sottogamba.
Parcheggiamo in via Quarto, frazione di Rancio Alto, Lecco, nei weekend è quasi impossibile trovare parcheggio salvo arrivare molto presto. Si risale la mulattiera che porta a via Paradiso e si seguono i cartelli per San Martino.
Dopo una ripida scalinata in cemento nel bosco si cammina in leggera salita fiancheggiando le reti para-massi fino a scorgere, sulla destra, la palina segnaletica che indica il sentiero 58 per la ferrata degli Alpini.
Si seguono le frecce fino a raggiungere una pietraia alla base della parete, il sentiero piega a est, pianeggiante, fino a raggiungere uno sperone di roccia calcarea da cui parte la ferrata Gruppo Alpini al Medale (detta anche semplicemente Ferrata del Medale).
La roccia calcarea è ricca di appigli ed è possibile procedere in arrampicata libera toccando poco il cavo teso d’acciaio. La prima parte mostra già la verticalità del percorso. Si alternano placche lisce e traversi o balconcini da cui godere una buona vista sulla città di Lecco, sotto di noi.
Delle staffe metalliche (secondo Luca sono aumentate di numero rispetto a prima, però facilitano la progressione per le persone più basse di due metri) aiutano a superare le placche verticali.
Dobbiamo procedere svelti per arrivare in cima prima che tramonti il sole, per fortuna l’esposizione della ferrata aiuta a ricevere i raggi del sole che sta calando.
Un paio di spigoli di roccia regalano bellissime foto sospesi solo su una staffa o uno sperone di roccia.
Un’ultima serie di gradoni rocciosi seguiti dal cavo metallico ci porta appena sotto la cima del Medale. Sulla sinistra (faccia a monte) vediamo l’indicazione per San Martino del sentiero che prenderemo dopo e in pochi passi siamo alla croce.
Il balcone panoramico ci dà lo spazio per toglierci l’imbrago, il casco e il kit da ferrata e di fare una sosta riposante. Sotto di noi la città di Lecco, circondata dal Pizzo d’Erna, dal Resegone e dal monte Magnodeno. Verso ovest il termine del ramo di Lecco e il lago di Garlate su cui è affacciato il Monte Barro.
Per la discesa, scendiamo qualche metro sotto la croce e prendiamo il sentiero che va verso destra (faccia a valle). Il sentiero per San Martino è in leggera discesa e stretto ma si svolge tutto a mezza costa e bisogna fare attenzione a non lasciarsi ingannare dalle tracce scavate dall’acqua che scendono nel vallone.
Dopo aver superato due valli inizia a degradare fino a collegarsi al frequentato sentiero roccioso (che ci sembrerà un’autostrada dopo lo stretto sentiero percorso fino ad ora) che dalla chiesetta di San Martino scende fino alle reti para-massi che avevamo costeggiato in salita. Riprendiamo la scalinata cementata che scende in via Paradiso e poi a Rancio Superiore e ci riporta al parcheggio.